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"Cercasi doppioni: con la partenza di Diego Laxalt in direzione Milano, i tre esterni rimasti a disposizione di Mazzarri dovranno fare gli straordinari fino a fine campionato. La società ha cercato di acquistare un esterno in extremis (Busi o Sabelli) ma si è mossa con colpevole ritardo e ha consegnato a Mazzarri una squadra con tre esterni per due posti. A Torino il calciomercato invernale ha aperto una 'questione esterni', che non riguarda solo il campionato in corso ma anche la possibilità di dover ricostruire da capo il pacchetto di laterali.
"IL PRESENTE - La situazione attuale del Torino non è delle migliori: Ansaldi sta rientrando da un altro infortunio di un mese e Aina e De Silvestri sono stati costretti agli straordinari, così come Laxalt. Ora, in tre, il problema diventa anche l'affidabilità dei giocatori. Ansaldi, come noto, sa fare la differenza se sta bene ma è difficilmente riuscito a trovare continuità a livello fisico. De Silvestri è meno soggetto ad infortuni ma è meno determinante; Aina si è nettamente involuto rispetto allo scorso campionato. L'esempio è proprio quello di Lecce, in cui Mazzarri avrà solo due esterni a disposizione. E allo stato attuale delle cose, potrebbe non essere l'ultima volta.
FUTURO - Proprio questi dubbi aggiunti al fatto che Ansaldi e De Silvestri hanno il contratto in scadenza (e il secondo, che ha il contratto in scadenza il 30 giugno prossimo, ha meno probabilità di rinnovare dell'argentino, che ha un'opzione di prolungamento) portano il Torino a dover rifondare completamente il parco esterni nella prossima estate. A prescindere dal progetto tecnico, condizionato dalla permanenza o meno di Mazzarri. Insomma gli esterni, per il Torino, sono un vero e proprio rebus.
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