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Toro, il rischio è un Olimpico a metà

Federico Danesi

Contro il Chievo per battere almeno… il Parma. Perché uno dei rischi più grossi che il Toro può correre sabato nella sua ultima in casa per l’anno solare è quella di un flop sugli spalti, da qualche...

Contro il Chievo per battere almeno… il Parma. Perché uno dei rischi più grossi che il Toro può correre sabato nella sua ultima in casa per l’anno solare è quella di un flop sugli spalti, da qualche parte paventato e da altre apertamente annunciato.E così la mente torna a quello che è stato l’incasso minimo di quest’anno, ossia gli 11.676 spettatori (abbonati compresi ovviamente) che erano presenti la domenica della sfida contro gli emiliani. Numeri che complessivamente pongono il Toro al 13° posto nella classifica complessiva della A con una media pari a 15.951 in otto partite, alzata soltanto dalle sfide alle due milanesi che complessivamente hanno portato almeno 46mila spettatori.Di tutto ha bisogno questo Toro tranne che di allontanarsi dai propri tifosi, anche se il rischi concreto di una contestazione sonora, nel caso la partita non dovesse andare com’è lecito attendersi, è concretissimo. Certo, l’Olimpico è tornato terra di conquista com’era stato prima dell’avvento di Ventura e il disamore è dietro l’angolo. Ma almeno per un’ultima volta deve tornare ad essere quell’uomo in più che è stato solo n parte. Poi ci sarà spazio per mercato e recriminazioni. Tutto dopo sabato, il tempo c’è.Federico Danesi(foto M.Dreosti)