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Toro: il sesto posto dipende solo da te

Redazione Toro News

Ancona contro Torino, uguale sesta contro settima. Quando si dice “dipende solo da te”: ecco, il Toro lo può dire a se stesso, perché se sugli obiettivi a lungo termine gli esiti variano anche a seconda...

Ancona contro Torino, uguale sesta contro settima. Quando si dice “dipende solo da te”: ecco, il Toro lo può dire a se stesso, perché se sugli obiettivi a lungo termine gli esiti variano anche a seconda dei risultati altrui, per lo meno tra 48 ore c'è l'opportunità di rientrare nella sospirata zona play-off senza badare agli altri: è sufficiente vincere.Come se fosse facile: tra le mura amiche, l'abbiamo già scritto, la formazione di Salvioni è semplicemente la più forte di tutta la Serie B. In discesa, l'Ancona non vuole assolutamente permettere l'abbandono di un sesto posto che, ad un certo punto del campionato, sembrava quasi l'obiettivo minimo per i dorici, il limite basso.Se è vero che i marchigiani in casa sono una schiacciasassi, è altrettanto vero che i granata -è risaputo- sono un'auto che viaggia più spedita quando si allontana da casa; l'opportunità è ghiotta, il sesto posto che qualche settimana fa pareva una chimera è ora ad un passo. Colantuono cambierà formazione, per un Toro più che mai da trasferta? Probabilmente sì. Il Gasbarroni decisivo a Padova e funambolico contro il Frosinone è impossibile da tenere fuori; vederlo seduto in panchina, in una gara di Serie B, sarebbe una bestemmia calcistica. Léon pare iperattivo e soprattutto voglioso come a Torino non lo si era visto mai, mentre Antonelli ha impressionato, al rientro da un infortunio muscolare, per esplosività e rapidità.Tutti e tre in campo? E l'escluso? Lo si era prospettato già prima dell'ultima gara: Inacio Pià. Colantuono è tecnico piuttosto restio a bocciare rapidamente i propri giocatori, e questo certamente è indice di saggezza e gli fa onore. A volte pare quasi intestardirsi: basti pensare a quanto tempo impiegò prima di accantonare il deludente Loviso. Per provare una soluzione che non contempli la punta brasiliana, i tempi saranno maturi? Il mister lo difende a spada tratta, affermando non essergli dispiaciuto quanto visto da parte di Pià nelle ultime uscite. Ma Cola vede quanto accade in campo, e non può non aver notato la differenze di tonicità tra il trio Antonelli- Gasbarroni-Léon e l'attaccante ex-Napoli. Con una mediana ormai definita, dopo mesi di prove (a proposito: sembra quasi il mister ci abbia ascoltati, dirottando momentaneamente Gorobsov in Primavera, insieme a Statella), forse manca una sola mossa per trovare l'assetto vincente di questo Toro che piace.

(foto M.Dreosti)