toro

Toro, impara dal tuo Capitano

Toro, impara dal tuo Capitano - immagine 1
DIAMO I NUMERI / Tre rimonte su tre firmate da Glik, ora bomber a sorpresa di un Toro troppo sterile
Giacomo Zanetello

Come nel più bello dei copioni, si è ripetuto quanto accaduto in quell'incredibile 13 aprile 2014, : il Torino è riuscito nuovamente a ribaltare lo svantaggio ed imporsi per 2-1 sul Genoa, proprio come otto mesi fa. Partiti i due gemelli del gol, stavolta a sostituirli nel ruolo di protagonista ed eroe di giornata è stato il capitano Kamil Glik. E non poteva che essere così: in un Toro che fatica a trovare un vero trascinatore in attacco, nel momento più difficile della stagione sono venuti fuori il carisma e la grinta del possente difensore polacco, indiscusso leader dello spogliatoio.

L'ATTACCO NON VA – Sempre più evidenti i problemi del reparto avanazato granata: solo tre volte il Torino è riuscito a segnare due gol in questo campionato, e in tutti e tre i casi c'è stata almeno una rete su palla inattiva di Glik. Ieri tutti i 4 tiri nello specchio sono stati effettuati dai difensori centrali: tre dal polacco, uno da Emiliano Moretti. Amauri non si è praticamente mai reso pericoloso, Josef Martinez con quattro tentativi non è mai riuscito a centrare lo specchio. Ancor più deludente l'apporto del centrocampo: pochi inserimenti degli interni, un solo tiro arrivato dal reparto mediano, con Alexander Farnerud – suo anche l'unico gol stagionale in campionato del centrocampo granata.

CAPITANO GOLEADOR – Ma dove peccano gli altri, come detto, ci pensa Kamil Glik a sistemare le cose: quello del Toro rimane il secondo peggior attacco della Serie A con 12 gol, un terzo dei quali firmati dal polacco, sorprendentemente bomber della squadra assieme a Fabio Quagliarella. Tutti gli altri granata hanno realizzato solo quattro reti totali in 16 partite, un bottino imbarazzante. Per Glik due record in uno: mai aveva segnato più di due soli gol in un singolo campionato, mai aveva realizzato una doppietta.

LA GRINTA DEL POLACCO – Questa è la terza volta che il Toro riesce a recuperare punti dopo essere passato in svantaggio: ribaltò il punteggio – da 0-1 a 2-1 – al Sant'Elia contro il Cagliari, pareggiò 2-2 in casa con il Palermo dopo essere andato due volte sotto. Queste tre partite hanno una cosa in comune: con i sardi la carica fu lanciata dal capitano, che trovò repentinamente il gol del pareggio; contro i siciliani, il 2-2 finale fu firmato dal polacco. Per la terza volta, ieri ancora Glik si è caricato sulle spalle la squadra e ha portato a casa tre punti con il cuore, più che con il merito ed il talento. E questo da lui devono imparare i compagni: le qualità non mancano a questo Toro, ma dal suo capitano deve ancora prendere l'entusiasmo, la cattiveria agonistica ed il coraggio di osare quando tutto sembra andare per il verso sbagliato. Questo perciò ci auspichiamo per il nuovo anno: di vedere sempre in campo 11 Glik!

(I dati utilizzati in questo articolo sono forniti da )