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Toro in caduta libera. A Cagliari la quarta sconfitta consecutiva

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Controcorrente di Gino Strippoli – Ancora tre gol subiti dai granata e retroguardia alla sbarra
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Nulla da eccepire sulla vittoria del Cagliari di Davide Nicola soprattutto perché, e si è visto nell’arco dei 94 minuti di gioco, ha avuto più fame di vincere.  Non ci sono scusanti perché l’organico dei rossoblù non è certo superiore a quello del Torino eppure il campo ha dimostrato per l’ennesima volta che questo Toro non sa difendersi. I tre gol sono lì a testimoniare che il pacchetto difensivo dei granata non è all’altezza della Serie A. Anche Coco che nelle prime giornate di campionato sembrava un centrale affidabile si sta dimostrando in realtà confusionario e incapace di guidare la difesa. Anche contro il Cagliari sia Viola nel primo tempo che Piccoli nel secondo tempo gli andavano continuamente via e lo stesso Vanoli dalla panchina lo ha ripreso più volte urlandogli di stare attaccato all’attaccante rossoblù, ma senza risultato tant’è che il terzo gol del Cagliari nasce proprio da una sua disattenzione, infatti Piccoli entra indisturbato in area e poi libero di destreggiarsi da posizione tutt’altro che favorevole ha indirizzato il pallone deviato dal difensore granata. E in quell’occasione Masina dov’era? La difesa granata era tutta schierata eppure è stato concesso di entrare in velocità in area al centravanti cagliaritano senza che nessuno abbia accennato ad un timido contrasto.

Se nel primo gol del Cagliari la responsabilità dell’arbitro nel fischiare un fallo che Coco aveva subito da Viola e non viceversa è tutta sua, sicuramente ha la compartecipazione di Milinkovic-Savic visto che sulla forte punizione, ma centrale, non si oppone in maniera come dovrebbe fare un portiere. Ma poi ci ha pensato Sanabria ha portare immediatamente la partita in parità e restituire il sorriso provvisorio a Vanoli.

Il pareggio del Cagliari con Palomino ha poi dell’incredibile vista la difesa granata, che schierata, sta a guardare prima l’angolo di Marin poi la ribattuta assist di Luperto ed infine l’inzuccata del centrale.

Insomma tre gol che dimostrano l’insufficienza di un mercato sulla retroguardia fatto alla rinfusa e al risparmio. I due esterni non corrono e aiutano poco la mediana e l’attacco, Ricci predica nel deserto e Linetty ha retto finché ha potuto segnando anche un bellissimo gol.

Si è arrivati alla quarta sconfitta consecutiva (compresa la partita di Coppa Italia) e non si può nemmeno  imputare il tutto all’assenza di Zapata, visto che nelle precedenti lui era presente. La difesa granata era quella titolare! E’ vero mancava Ilic e tutti si aspettavamo qualcosa da Vlasic. La mezzala granata è stata praticamente inesistente e durante la partita ha perso anche molti palloni in mezzo al campo e sulla trequarti.

Perché il Cagliari ha avuto più fame del Toro di vincere?  Dopo aver pareggiato e poi essere passato in vantaggio il Toro si è come seduto, cercando di controllare la partita e per una quindicina di minuti ci è riuscito ma non ha mai osato nel cercare il terzo gol della sicurezza, favorendo la riscossa del  Cagliari che ha cercato e trovato prima il pareggio e poi il gol vittoria.

La sveglia granata è stata davvero tardiva. Si può sicuramente dire che il Toro ha avuto una buona reazione dopo il terzo gol della squadra allenata da Nicola, ma perché farla in svantaggio e non quando si era in vantaggio? Già, non so quanto sia un dilemma, oggi come oggi questa squadra è nettamente più debole di quella dello scorso anno.

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