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Toro in Europa… Ma quanta sofferenza!

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Europa League, Torino - RNK Split 1-0: l'Editoriale di Gino Strippoli / Granata bravi per 60 minuti poi apnea ma alla fine vittoriosi
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Il Toro entra di rigore in Europa. Una vittoria tutt'altro che esaltante ma meritata per i primi 60 minuti giocati bene ieri sera contro lo Spalato, poi é arrivata la sofferenza negli ultimi 34 minuti dove la squadra di Ventura si é scoperta debole e paurosa. Già quella paura di vincere che ë subentrata e che ha permesso alla squadra croata di spingersi in attacco fino al '94 eccezion fatta per la fiammata di Martinez che con abilità e personalità ha sfiorato la rete dopo aver dribblato due avversari.

Eppure per oltre un tempo il Toro aveva dominato la partita schiacciando l'avversario nella sua area ma sono stati ancora troppi gli errori commessi da attaccanti e centrocampisti granata. Benassi, vuoi per inesperienza, vuoi per emozione si é trovato una palla a tu per tu con il portiere croato sparando fuori malamente gettando di fatto il raddoppio che avrebbe portato la partita su una tranquillità più piacevole per tifosi e giocatori.A questo Toro é mancato ancora una volta un vero costruttore di gioco, un vero regista , uno capace di dettare i tempi a centrocampo e Vives nonostante il solito impegno profuso ieri ha fatto vedere i suoi limiti a livello internazionale. Se poi aggiungiamo che ancora una volta Nocerino nel momento del suo ingresso é apparso inesistente e fuori condizione allora arriviamo alla conclusione che a questo Toro o meglio a quello visto ieri contro lo Spalato manchi la birra giusta  in mezzo la campo.D'altronde se analizziamo la partita i due attaccanti granata Barreto e Quagliarella, che ben si son mossi in campo, e successivamente Martinez, mai hanno trovato i passaggi giusti che li mettessero in condizione di affondare verso rete. Le uniche vere iniziative sono sempre partite dagli affondi imperiosi sulla fascia destra di Darmian , certamente il migliore del Toro insieme a Padelli. Il numero uno granata si é ancora una volta dimostrato sicuro e attento anche nei disimpegni pericolosi ricevuti dai propri compagni di reparto. Troppi sono stati i palloni buttati a vanvera in profondità per nessuno.Barreto e Quagliarella si son cercati con scambi veloci, alcune volte si son trovati e altre no, ma sono stati pericolosi ogni volta che ne hanno avuto possibilità, ma questo si é verificato davvero troppe poche volte, tant'é che il portiere avversario non ha di certo consumato i guantoni. Insomma se due attaccanti non vengono innescati non potranno mai rendere come potrebbero e El Kaddouri , bravo a conquistarsi il rigore della vittoria, é stato troppo discontinuo sebbene la sua tecnica lo potrebbe elevare a giocatore importantissimo per questa squadra, con un neo in più quello di essere stato troppo egoista al '58 scialacquando una occasione gol, dopo una sua bella professione proseguita con un tiraccio al posto di regalare un buon assist  a Barreto che si era liberato sulla sua destra.Il finale é stato da cardiopalma, con il Toro tutto a difendersi e lo Spalato tutto in attacco.La cosa più importante per i granata in questa partita é stata sicuramente la voglia di entrare in Europa con carattere e lo ha dimostrato soffrendo fino al '94 per la vittoria. Al di lá delle imperfezioni granata e alla condizione fisica ( troppo pochi i 60 minuti da vero Toro) una giusta va a Ventura e ai suoi ragazzi per l' obiettivo raggiunto; ma adesso occorre in questi ultimi giorni di mercato porre qualche rimedio a centrocampo e in attacco. Non può essere Zapata il sostituto di Cerci e sopratutto a questo Toro manca quel faro in mezzo al campo che sappia illuminare il gioco granata, per gli inserimenti dei due mediani e sopratutto bravo a verticalizzate per i due punteros.