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Toro in Friuli per vincere

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L'editoriale di Gino Strippoli / I granata restino compatti e concentrati per proseguire la striscia positiva
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

 

All'andata il Torino colse in casa una vittoria preziosa grazie ad un gol di Quagliarella ma soprattutto grazie ad una superiorità dettata dalla compattezza di squadra, e solo un grande Karnezis evitò all'Udinese di subire più gol ed un crollo più vistoso. Il numero uno friulano si superò sui tiri di Vives, di Quagliarella e di Amauri, anche grazie all'amico palo che respinse per lui un tiro di Vives.

Oggi il Toro si ritrova in una situazione psicofisica ancora migliore rispetto al girone di andata ma la trasferta di oggi non è da sottovalutare. Guai se i ragazzi granata la prendessero sottogamba e con troppa superficialità. L'Udinese è sempre una squadra temibile soprattutto in casa, anche se in questa stagione sta faticando più del dovuto e la recente partenza di Muriel non ha di certo migliorato la situazione.

Comunque sia Thereau e Di Natale sono giocatori che sanno segnare, quindi occhio a questi due se saranno in campo. Chi sarà della partita nella linea centrale della  retroguardia dovrà essere al massimo della concentrazione. Glik potrebbe riposare in vista della partita di Europa League e lasciare il posto a Jansson proprio come successe all'andata, idem per Darmian con Molinaro pronto a giocare con l'ardore degli ultimi tempi.

D'altronde l'entrata in campo di Molinaro sarebbe anche in funzione della partita contro lo Zenit, visto che dovrebbe rigiocare l'ex parmense a sinistra e a destra Darmian, per cui meglio rispolverarlo subito visto che contro il Napoli si è seduto in panchina. In realtà uno che dovrebbe riposare è l'instancabile e onnipresente Moretti e non sarebbe strano vederlo oggi seduto in panchina in favore del giovane Gaston Silva.

Si aspettano sempre i gol di Martinez; il ragazzo che comunque sia lavora molto per la squadra dovrebbe far coppia sin dall'inizio con Maxi Lopez mentre Quagliarella potrebbe entrare a partita in corso e risparmiare energie in vista di San Pietroburgo. “Il Quaglia” è un pericolo costante per ogni difesa ed è un campione ritrovato dopo le due annate scialbe passate con la maglia bianconera. Quagliarella  è un giocatore che fa la differenza anche quando magari sembra estraniarsi dal gioco, ma ha quel fiuto del gol che solo i grandi attaccanti hanno nel loro dna, per cui preservarlo per la partita di Coppa non sarebbe di certo un delitto.