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Toro in numeri, Coco: è in calo, indietro nella classifica per palloni rubati

Federico De Milano
Federico De Milano Redattore 
Il difensore granata è arrivato in estate per diventare un leader della retroguardia e per prendere la pesante eredità di Buongiorno

Uno degli aspetti dell'ultima sessione di mercato del Torino che meno sono piaciuti ai tifosi granata è quello relativo ai grandi cambiamenti che ci sono stati nel reparto difensivo. La società ha infatti lasciato andare in un colpo solo gli svincolati Rodriguez e Djidji oltre alla remunerativa grande cessione di Buongiorno. Sul fronte delle entrate, l'acquisto più impattante a livello finanziario è stato Saul Coco che è arrivato per primo in estate unendosi alla squadra già nel ritiro di Pinzolo e che è stato preso con l'intenzione di renderlo il nuovo leader della difesa. Dopo un buon inizio di avventura in granata, il difensore equatoguineano si è però un po' perso per strada. Analizziamo, dati alla mano, la sua stagione fino a qui con questo nuovo appuntamento di "Toro in numeri".

Torino, Coco a quota 20 palloni rubati, non primeggia in Serie A

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Uno dei molti punti di forza di Alessandro Buongiorno, che rendeva la difesa del Toro di Juric una delle migliori del campionato, era anche il suo senso dell'anticipo e della marcatura. Si tratta di un aspetto che permetteva ai granata di recuperare molti palloni e di ripartire con forza, una delle grandi richieste del tecnico croato per il suo Toro. Fino a questo momento Coco però non è riuscito a reggere il paragone con il suo predecessore e dopo undici presenze in Serie A, per un totale di 990 minuti, per lui si contano 20 palloni rubati. Si tratta di un dato che lo posiziona appena al 42^ posto dei giocatori del nostro campionato mentre Buongiorno con il Napoli di Conte è quarto. Il numero 23 del Torino va un po' meglio dal punto di vista dei palloni intercettati perché, come si nota dai dati raccolti da Kickest, Coco si trova al 21^ posto tra i giocatori di Serie A dopo che ha intercettato 14 palloni fin qui. Si tratta quindi di valori non pessimi che però sono certamente migliorabili soprattutto per un giocatore che dovrebbe essere il leader difensivo della squadra di Vanoli e il faro a cui aggrapparsi per uscire da questo momento complicato nel quale vengono commessi tanti errori soprattutto proprio nel reparto arretrato.