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Toro in numeri, Lazaro: primo per assist nel Torino, ma deve crescere nei cross

Piero Coletta
L'esterno austriaco, con tre assist, è il giocatore del Toro migliore sotto questo aspetto ma la sua percentuale di cross riusciti deve crescere

Valentino Lazaro è alla terza stagione con la maglia del Torino. L'ex Inter, approdato sotto la Mole al secondo anno dell'era Ivan Juric, non aveva avuto un impatto determinante. Pochi gli assist messi a referto infatti, e nessuna rete che porta la firma dell'esterno austriaco. Va anche detto che con il tecnico croato il giocatore ex Inter aveva avuto qualche stop fisico di troppo che l'aveva condizionato dal punto di vista del rendimento. Con l'approdo di Vanoli al Torino, Lazaro ha avuto tutt'altro impatto dal punto di vista offensivo.

Impiegato su entrambe le fasce, cresce il rendimento negli assist

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Il primo aspetto da sottolineare è la più consistente presenza del giocatore in fase offensiva e per dimostrare ciò è giusto fare un confronto con le precedenti due annate agli ordini di Ivan Juric. Nell'annata 22/23, la prima in assoluto con la maglia granata, Lazaro aveva confezionato appena tre assist in Serie A. Il primo, tra l'altro, era arrivato soltanto alla dodicesima giornata di campionato contro il Milan. Nel prosieguo della stagione l'austriaco aveva ancora servito un assist contro la Salernitana, poi restò fuori per dieci giornate a causa della rottura del legamento collaterale del ginocchio. Al rientro siglò ancora un altro assist contro il Sassuolo. Leggermente meglio nell'annata successiva con quattro assist, anche se distribuiti in tempi lunghissimi. Qui si nota come l'arrivo di un tecnico decisamente più offensivo abbia giovato all'esterno. Lazaro infatti ha già collezionato tre assist che sono arrivati dalle partite contro Milan, Verona e Cagliari. Tra gli esterni presenti in rosa nessuno ha fatto meglio di lui e in proiezione potrebbe fare nettamente meglio degli ultimi due anni. L'approdo del tecnico ex Venezia ha liberato l'austriaco dalla rigidità tecnica di Juric, permettendogli di conseguenza di esprimersi qualitativamente meglio e di muoversi con più libertà.

Le due immagini sono la heatmap stagionale di Lazaro in due annate diverse: la prima risale alla scorsa annata (quella con Juric), l'ultima riguarda l'attuale campionato. Subito salta una cosa all'occhio, ovvero il doppio impiego dell'austriaco nell'ultima stagione. Lazaro infatti è stato schierato sia a destra che a sinistra, forse questo è dovuto principalmente all'assenza di Bellanova, cosa che ha costretto Vanoli ad optare per il doppio ruolo. Tuttavia va anche segnalato come l'austriaco entri di più in mezzo al campo, sia sulla trequarti che in mezzo all'area di rigore.

L'altra faccia della medaglia: poca lucidità nel cross. Male il dato dei dribbling

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Netto dunque il cambio di marcia in termini di assist per l'austriaco, ma proprio questo dato ci fornisce uno spunto per un'altra analisi. Lazaro infatti non sta dimostrando di avere un dribbling tale da poter saltare l'uomo con frequenza. Il dato da questo punto di vista è indicativo, perché Lazaro ha completato solo il 38% dei dribbling tentati. Anni luce indietro ai terzini o agli esterni che dominano la classifica, come Dodo, Nuno Tavares, Zemura e Cambiaso. Altro dato particolarmente negativo per l'austriaco è la precisione nei cross. Da inizio stagione Lazaro ha tentato 56 cross. Un numero che, secondo i dati Kickest, lo porta ad essere il sesto difensore con più cross tentati. Ma il numero di traversoni riusciti non è brillante, anzi. Lazaro ha concluso positivamente solo 11 cross.