Eccoci alla stracittadina, dove i granata si presentano chiaramente da sfavoriti ma la Storia insegna che più volte Davide ha sconfitto Golia. Più che il tatticismo - che sarebbe nullo davanti ad una squadra con un tale potenziale come quello juventino - mister Ventura deve oggi pomeriggio far entrare i suoi giocatori in campo con la grinta giusta condita dalle motivazioni ricche di coraggio.
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Toro, incorna la zebra come la Storia insegna
In campo ci vanno ventidue giocatori e si gioca undici contro undici: e allora che i granata ingaggino con i bianconeri dei duelli uno contro uno, fino all'ultima goccia di sudore i bianconeri. Facciano vedere la rabbia, la tenacia che ha sempre contraddistinto la storia granata.. Il Toro è il Toro e non esiste nessuna Juventus che abbia nel suo DNA il coraggio e l'ardore di vincere anche contro la sfortuna.
E' chiaro che le qualità tecniche degli avversari sono nettamente superiori ma il Toro può vincere la sfida della grinta e soprattutto onorare al meglio la maglia granata, per i tifosi e per la storia. Senza storia non c'è presente e nemmeno futuro.
Che sia un match corretto, ma guai a farsi sbeffeggiare e a farsi deridere , se così fosse allora che diventino tutti dei Ferrini contro Sivori.
Fra poche ore quando il Toro scenderà in campo: che i ragazzi facciano sentire il suono dei tacchetti ai bianconeri. Il derby è il derby, basta con gli abbracci e le cordialità prima della gara, semmai quelli lasciamoli a fine partita (se è proprio necessario) ma prima no. Una stracittadina ha un sapore diverso da ogni altra altra partita, oggi non ci può esserci amicizia con l'avversario che veste a strisce ma solo voglia di combatterlo e vincerlo.
Che si affrontino con orgoglio e a viso aperto, senza paura ma con la giusta cattiveria. Solo questo vuole il tifoso granata, colui e colei che amano davvero questo unico e splendido colore.
Chi schiererà Ventura in campo? La speranza è che la Juventus non rincorra il topolino e la partita si trasformi in una caccia. Il Toro non può essere il topo di turno, il Toro deve essere imbufalito, con gli occhi rossi di rabbia, pronto a incornare il suo avversario. Per rimanere in tema di metafore del mondo animale, soprattutto quando l'avversario è una "zebra."
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