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Juric Torino-Cremonese Coppa Italia foto Nderim Kaceli
Nessuna scusa, nessuna parola di circostanza. Ivan Juric non si è nascosto dietro le classiche dichiarazioni di facciata al termine della deludente gara contro la Cremonese. Perché la squadra ha palesato ancora troppe lacune ed il primo ad esserne pienamente consapevole è il tecnico. “Mi aspettavo un po’ di più. Sono preoccupato perché pensavo che fossimo più avanti” il commento dell’ex Verona.
I PROBLEMI - Contro una Cremonese che non aveva niente da perdere la pressione era tutta sui granata. Ma Juric proprio non ne ha voluto sapere di accampare simili scuse: “C’erano gli spazi per fare bene, ma a livello cognitivo non riusciamo a vederlo. Bisogna fare le cose con una certa velocità ma non riusciamo a capirlo e tecnicamente bisogna alzare il livello". Ai microfoni di Torino Channel il tecnico è stato schietto come aveva già abituato negli ultimi anni. La squadra non lo ha soddisfatto in campo e Juric ha sottolineato ancora una volta la necessità di ricorrere al mercato per innalzare un tasso tecnico ad ora modesto.
I RINFORZI - Il mercato in entrata ha fin qui regalato, oltre a Pjaca, un secondo portiere d’esperienza (Berisha) ed una giovane scommessa dalla Danimarca (il fin qui non pervenuto Warming). Troppo poco per una squadra reduce da due annate a dir poco deludenti ed in cerca di riscatto. E infatti Juric non ha voluto minimizzare, ma ha lanciato un campanello d’allarme: “In questo momento sono preoccupato. Dobbiamo migliorare e mettere dentro nuovo giocatori perché così non si va da nessuna parte”. Un avviso chiarissimo alla società: il campionato inizia tra cinque giorni ed il Toro si presenta al via con una rosa ancora incompleta. Una svolta non può non passare dal mercato.
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