Giunti ormai a due sole giornate dal termine del campionato, in casa Toro le energie iniziano a scarseggiare. "Alcuni giocatori che hanno tirato la carretta tutto l'anno sono un po' cotti, abbiamo pagato anche questo" ha raccontato Juric dopo la sconfitta con il Napoli.
IL TEMA
Toro, Juric chiede un ultimo sforzo: “La squadra è cotta, ma non molliamo”
Il tecnico vede segni di rilassamento dopo una stagione intensa: "Questi ragazzi hanno dato tantissimo fin dal ritiro"
SQUADRA COTTA - Contro i partenopei si è vista una squadra meno brillante del solito, complici sia le qualità degli avversari sia una condizione generale della squadra che evidentemente sta iniziando a calare. Non è un mistero che il gioco di Juric richieda un gran dispendio di energie, fisiche ma soprattutto mentali. Ed è dunque fisiologico che giunti ormai a fine campionato determinati giocatori risultino spremuti. "Questi ragazzi hanno dato tantissimo, fin dall’inizio del ritiro hanno messo una grande volontà sia fisica sia mentale per cambiare le cose, per dimostrare che sono buoni giocatori, che il passato difficile non era solo colpa loro" ha spiegato il tecnico, prendendo dunque le difese della squadra.
ULTIMI SFORZI - Questo non significa però che il campionato del Toro si debba già ritenere concluso, nonostante l'assenza di veri e propri traguardi da raggiungere. "Dobbiamo spingere fino alla fine anche se non è facile, sapendo che non ci sono obiettivi di classifica. Ora mancano dieci giorni, bisogna fare una vittoria per arrivare almeno a 50 punti e rimanere nella parte sinistra della classifica" ha ribadito Juric, cercando di dare la carica in vista degli ultimi due impegni contro Verona e Roma: "Adesso vedo qualche segnale di rilassamento. Ma non deve succedere. Manca poco, sette-otto allenamenti e due partite contro due grandi squadre. Dobbiamo dare il massimo come oggi, poi se va male pazienza, ma non bisogna assolutamente mollare e in settimana bisogna lavorare su questo aspetto".
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