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Toro, Juric promuove Ricci: “Contento di lui”. E spiega perchè ha giocato poco

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Il centrocampista toscano è uscito dalla sfida di Salerno con un affaticamento muscolare ma sarà disponibile contro il Milan

Redazione Toro News

Samuele Ricci è arrivato a Torino con non poche aspettative. Aveva dimostrato in maglia azzurra di essere uno dei centrocampisti più promettenti della Serie A, avendo ottenuto il titolo di miglior giovane della Serie B 2020/2021 ed essendo appena stato chiamato dalla Nazionale maggiore per uno stage di allenamenti. Capace tecnicamente e con un’ottima visione di gioco, l'ex Empoli è uno dei migliori prospetti del calcio italiano. In granata ha però trovato diversi calciatori in grado di sbarrargli la porta verso la titolarità: in primis Lukic, poi Pobega e Mandragora. Questi sono stati artefici di un ottimo girone di andata permettendo al Toro di giocare un calcio veloce e divertente. 

L’APPLICAZIONE DI RICCI - Quella di Salerno è stata solo la sua seconda presenza da titolare, ma il centrocampista toscano non ha mai dimostrato insofferenza verso il mister consapevole di dover completarsi sotto certi aspetti. Le parole del regista ne sono la dimostrazione: “Quello che chiede mister Juric è un gioco diverso rispetto a quello che facevo prima e mi sono adattato. C’è una parte molto intensa dal punto di vista fisico ma dopo il recupero palla serve la verticalizzazione istantanea e dunque bisogna fare bene anche tecnicamente”.Ricci è stato capace di aspettare il suo turno e con intelligenza e applicazione si è preso la titolarità, sulla scia positiva dopo la prestazione con gol con la Nazionale Under 21 contro il Montenegro. Con la Salernitana è partito in sordina, ma con il passare dei minuti è cresciuto, mettendo in campo le istruzioni di Juric diligentemente. 

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IL MATCH CON LA SALERNITANA - Oltre alla qualità tecnica il centrocampista di Pontedera sabato sera ha rivelato anche indubbie qualità atletiche: è stato infatti il giocatore granata con la velocità media in corsa più alta fra i suoi con 10,82 km/h. Inoltre, è stato il secondo per contrasti vinti dietro a Singo, nonostante sia uscito al 68’ e perciò ha giocato molto meno di altri suoi compagni di squadra. Insomma, Ricci sta dimostrando che anche sul piano della lotta sa dare un suo contributo verso un finale di stagione in cui potrà anche mettere in mostra le sue giocate con la mente sgombra, visto che il Toro non ha particolari esigenze di classifica. 

IL FUTURO - Lukic sta facendo una stagione eccezionale, è cresciuto molto ed è capace di fare la doppia fase, proprio come richiesto ad un centrocampista moderno. Mandragora si è preso delle responsabilità da capitano rivelandosi determinante per la mediana granata. Quindi, è difficile che Ricci possa aspirare ad una titolarità fissa, ma la prestazione di Salerno non è passata inosservata neanche a Juric.  Il tecnico si è espresso così: Non mi è dispiaciuto, è un giocatore di geometrie e meno di forza rispetto a Lukic. Ha dovuto adattarsi a un calcio diverso rispetto a quello cui era abituato. Ma si è messo a disposizione, sono contento, sta lavorando bene, può crescere su tutti i livelli. Ha fatto una partita solida”. La concorrenza lo può fare crescere e può giovare al Torino, che negli ultimi anni ha pagato un livello tecnico del centrocampo piuttosto scadente. Con Lukic, Ricci e Mandragora ci sono invece le basi per pensare a una mediana di qualità a cui aggiungere un altro tassello se Pobega tornerà al Milan. 

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