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Toro, la continuità in difesa paga. Rodriguez: “Tanti anni insieme, si vede”

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Il reparto difensivo del Torino nella scorsa stagione ha stupito. Quest'anno bisognerà confermare quanto fatto e sarà fondamentale confermare in toto la difesa
Piero Coletta

Adesso possiamo fare ancora meglio, lo proveremo a fare e si può fare. Quando ti conosci dopo tanti anni c'è questa possibilità”. Queste sono state le parole di Ricardo Rodriguez al termine del buon test di mercoledì pomeriggio contro il Lens. Effettivamente il reparto difensivo granata è di livello e, a conti fatti, è il reparto più pronto in vista della prossima stagione. Sia a livello tecnico che per profondità di rosa.

La conferma del reparto come punto di forza

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"Gli attaccanti vendono i biglietti, le difese vincono i campionati". Una frase che ha fatto la storia del calcio, attribuita all'ex calciatore John Gregory, ex giocatore di Aston Villa, QPR e Derby County. Se è vero che una squadra non può fare a meno di un buon reparto d'attacco, è altrettanto vero che la difesa è uno dei cardini per una squadra competitiva. Nella scorsa stagione il Torino ha avuto la quinta migliore difesa del campionato (41 reti subite), ma lungi dalle statistiche ciò che è stato determinante per questo rendimento stellare è stata anche l'esplosione di alcuni elementi, come Buongiorno e Schuurs. Il primo aveva mostrato ottime cose nella stagione 21/22, ma solo nella scorsa stagione ha trovato continuità. L'olandese arrivava per raccogliere la pesantissima eredità lasciata da Gleison Bremer. L'ex Ajax si è calato subito nei panni e le prestazioni sono state sontuose. Proprio da questo aspetto il Torino deve partire in vista della prossima stagione. Il reparto difensivo ha raggiunto un'intesa non solo tecnica, ma anche mentale. Sapere come si muove il proprio compagno di reparto porta sicurezza a livello generale. Per questo diventa necessario confermare per intero il blocco. Se su Buongiorno non si hanno dubbi (il sangue granata scorre potente dentro di lui), su Schuurs diventerà fondamentale resistere alle offerte. Partirà solo per offerte fuori mercato, ovvero superiori a trenta milioni.


Il reparto: Rodriguez e Djidji veterani, ma occhio alla gioventù

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"Il mio obiettivo personale è quello di fare tante partite e stare bene e in salute. Questo è il mio obiettivo. Fisicamente sto abbastanza bene. Gli obiettivi sono questi: giocare tanto e dopo vediamo cosa succede”.  L'obiettivo di Rodriguez è chiaro e la sua esperienza sarà fondamentale nel corso della stagione. Non va dimenticato Djidji. Il fracese è un altro elemento di grande esperienza, reduce da buone stagioni e il suo rinnovo conferma in toto quel reparto che l'anno scorso è esploso. E poi non bisogna nemmeno dimenticare la nuova gioventù. N'Guessan, difensore centrale ivoriano 2003, ha convinto mister Juric durante il ritiro. Perno della difesa della primavera granata assieme a Dellavalle, il giocatore è il classico giocatore alto e forte fisicamente che piace al tecnico. Bene anche il suo collega di reparto, anche lui sarà un nome attenzionato da Juric per il proseguo della stagione granata.

 

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