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La difesa del Verona non regge il paragone con l'attacco: Albertazzi è giovane e Rafael inesperto, ma occhio a Cacciatore
"Se alcune squadre possono vantare dei veri e propri difensori goleador, il Verona supplisce a questa mancanza con un attacco formidabile. Luca Toni e Juan Iturbe costituiscono una perfetta macchina da gol (18 reti in due). E se il sudamericano ha già puntati addosso i fari dei più grandi club europei, l'attaccante classe 1977 sta ritrovando all'ombra del balcone di Romeo e Giulietta una seconda giovinezza, impensabile fino all'anno scorso dopo il dramma familiare. Oggi, però, invece di tessere le lodi dell'attacco di Mandorlini, vogliamo concentrarci sul reparto difensivo che, con 37 gol subiti (7 in più del Torino) è tra le più perforate del campionato.
"Analizzando la retroguardia di Mandorlini, notiamo subito le spiccate doti offensive di Maurizio Cacciatore, già 3 gol all'attivo, non pochi per uno che sul passaporto ha scritto terzino destro. Folkloristiche esultanze a parte, è un giocatore molto abile nelle incursioni e negli stacchi, grazie a 182 centimetri di altezza e un fisico da body builder. L'altro terzino che lunedì sera vedrà il campo è Michelangelo Albertazzi. Anagraficamente il più giovane, nelle occasioni che gli sono state concesse ha dimostrato il suo valore. Approfittando del risentimento muscolare patito da Agostini, si sta ritagliando uno spazio importante all'interno del gruppo e non stupirebbe rivederlo titolare anche nel posticipo contro il Torino. Lo schieramento difensivo è completato da Moras e Rafael. Greco di Larissa il primo, brasiliano di Rio de Janeiro il secondo, Mandorlini sta puntando molto su loro due, soprattutto sul greco che ha già accumulato 16 presenze e 1.282 minuti complessivi. Rafael Marques, invece, sta emergendo solo adesso approfittando come il collega di reparto Albertazzi della lesione muscolare distruttiva del retto femorale subita da Domenico Maietta.
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