"Vorrei che i tifosi capissero che i ragazzi hanno fatto una stronzata a Superga e da questo non si può scappare, ma hanno dato tutto per questa maglia". Non manca la consapevolezza della gravità di quanto accaduto il 4 maggio nelle parole di Ivan Juric, che spera di trovare un Grande Torino pronto a spingere la sua squadra nella corsa all'Europa. La possibilità che anche il nono posto porti in Conference obbliga i granata a crederci fino all'ultima giornata e l'auspicio del tecnico è che lo stadio possa giocare la sua parte in una gara contro il Milan che mette in palio punti pesanti.
IL TEMA
Toro, l’appello di Juric ai tifosi: “Vorrei vedere apprezzamento e sostegno”
Il rammarico di Juric: un'unione diversa poteva fare la differenza
—"Mi piacerebbe vedere apprezzamento, amore e sostegno", ha spiegato Juric, senza nascondere il rammarico per un'alchimia tra squadra e tifosi che non è mai stata delle migliori nel corso del suo triennio in granata. "La cosa negativa è stata la spaccatura che c'è, la sensazione che potrebbero arrivare fischi anche se siamo nella parte sinistra e ad un punto dal Napoli (due dopo il pareggio degli azzurri a Firenze, ndr) - analizza il tecnico -. Siamo rimasti di vedute diverse, avrei voluto che tutte le parti coinvolte facessero un passo verso l'altra invece di insultarsi... Con un'unione diversa magari quei 4 o 5 punti in più ci potevano essere".
Difficoltà ambientali: contestate società e squadra
—Quello del croato è stato sicuramente un triennio complicato dal punto di vista ambientale, caratterizzato innanzitutto dalla spaccatura tra tifoseria e società. Nel difficile contesto di una piazza in aperta contestazione con la presidenza, il tecnico è stato inizialmente idolatrato per il netto cambio di passo rispetto a due stagioni disastrose prima di incappare in alcune uscite che lo hanno reso meno gradito ai tifosi granata. Ad incendiare la situazione è stato però il video con gli insulti dal pullman a Superga, episodio che ha portato alla contestazione vera e propria nei confronti della squadra, già nel mirino dei tifosi a Verona e al Filadelfia ed ora attesa dalla prima uscita casalinga dopo il video della discordia.
Due partite alla fine: una tregua per l'Europa
—Il tecnico non ha minimizzato sull'accaduto e ha espresso il suo punto di vista con grande trasparenza, auspicando al tempo stesso uno stadio che possa sostenere la squadra nell'ultima uscita casalinga del campionato. A 180 minuti dal termine del campionato il Toro è infatti ancora in corsa per un piazzamento europeo. Un traguardo sicuramente non facile da raggiungere per la difficoltà delle gare che attendono i granata (Milan e Atalanta) e per i vari incastri necessari, ma sarebbe controproducente affrontare i rossoneri in un clima di grande contestazione. La rabbia dei tifosi è legittima, così come lo sono stati i fischi dopo diverse occasioni sprecate dalla squadra. Ma è più che legittimo anche l'invito di Juric: il Toro ha la possibilità di giocare fino all'ultimo per un posto in Conference, un clima di contestazione contro il Milan non gioverebbe a nessuno.
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