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"Iago-Belotti-Ljajic come Santos-Carapellese-Frizzi: era dal campionato 1949-50, quello dopo la tragedia di Superga, che il Torino non segnava così tanto in 24 giornate. Protagonisti, allora, furono proprio i tre sopraccitati, che arrivarono a 49 realizzazioni proprio in 24 giornate, contro le 45 attuali.
"Mattatore di quel Torino di oltre mezzo secolo fa, il brasiliano Benjamin Santos, che chiuse il campionato con 27 reti totali, le quali contribuirono in maniera decisiva al sesto posto finale. Proprio il sesto posto ora rincorso dai granata, ma che ad oggi - nonostante i tanti gol segnati - rimane un miraggio distante 9 punti. Ad ogni modo, si regolassero i meccanismi difensivi, questo traguardo potrebbe divenire più concreto: il tridente, infatti, è tra i top d'Europa, con solamente Messi-Suarez e Neymar a risultare più prolifici di Iago (10), Ljajic (6) e Belotti (17). Anche il PSG ha segnato di più con i suoi tre uomini di punta, ma per "battere" i granata ha bisogno dei gol di Thiago Silva, non propriamente un attaccante di ruolo.
"Il Toro, dunque, continua a battere record e a togliersi soddisfazioni per quanto riguarda il reparto offensivo, mai così prolifico da 67 anni a questa parte e tra i top d'Europa. Per vincere le partite però, non basta segnare, ma occorre - mai come a questa squadra - prenderne il meno possibile. E questi numeri offensivi da record devono spingere la squadra di Miha a migliorare assolutamente dietro. Per non "buttare via" un tridente "da record", che vuole e può portare ad un risultato concreto i granata.
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