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Toro, le gerarchie a centrocampo: Mandragora è intoccabile, Baselli e Rincon…
Sta prendendo sempre più forma il nuovo Torino targato Ivan Juric. A venti giorni dall'inizio del campionato di Serie A, il tecnico granata ha avuto la possibilità di allenare e conoscere da vicino l'organico a disposizione durante il ritiro dei granata a Santa Cristina in Val Gardena in modo tale da farsi un'idea in vista della nuova stagione di campionato. Dopo le amichevoli con l'Al Fateh e il Rennes, Juric avrà un'altra occasione di mettere alla prova i suoi ragazzi domenica 8 agosto alle ore 18 nel match con l'Az Alkmaar. Analizziamo ora le gerarchie che si sono create in mezzo al campo dopo quasi un mese dal raduno del 6 luglio scorso.
IN CRESCITA - Al momento la grande certezza a centrocampo di questo Torino è Rolando Mandragora. Il numero 38 granata - arrivato sotto la Mole nella sessione di mercato di gennaio scorsa - ha senza dubbio cambiato l'identità del Toro di Nicola e anche il nuovo tecnico Ivan Juric è pronto a consegnargli le chiavi del centrocampo: lui è l'unico intoccabile. Al fianco dell'ex Udinese nel 3-4-2-1, il croato ha sempre schierato titolare Sasa Lukic che ha fatto vedere buone cose in questa prima prima parte di preparazione e certamente rimarrà al Torino ("Ormai questa squadra è casa mia", ha detto il serbo in ritiro a Santa Cristina). Da non trascurare anche la candidatura di Jacopo Segre che, partendo dalle retrovie, è riuscito a ritagliarsi un po' di spazio nelle amichevoli con Al Fateh e Rennes ha dimostrato di avere buone qualità: il classe 1997 non sta dispiacendo a Juric e alla fine potrebbe strappare una conferma
IN DUBBIO - C'è invece qualcuno con il futuro da definire. Tra questi ci sono Daniele Baselli e Tomas Rincon: entrambi non sono le prime scelte in mezzo al campo (nelle gerarchie del tecnico granata al momento sono indietro rispetto a Mandragora e Lukic) e per questo motivo il loro futuro è in bilico. Baselli è stato provato anche da trequartista, ma non ha dato l'impressione di essere a suo agio in quel ruolo e poi ha accusato un problema fisico negli scorsi giorni. C'è poi Karol Linetty che è stato provato dal tecnico come trequartista al fianco di Pjaca contro il Rennes, ma non è il suo ruolo naturale: servono intuizioni offensive che il polacco forse non ha nelle corde. Tenendo in considerazione tutto questo, non è escluso che possa arrivare in quest'ultimo mese di mercato ancora un innesto in mezzo al campo, ma - per far si questo accada - è necessaria una cessione.
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