C’è stato un Toro da primi 45 minuti e un Toro da secondi 45 minuti. Quest’ultima stagione dell’era Juric ha sottolineato il gap tra i risultati nei primi e nei secondi tempi del Torino, quasi sempre bravo e aggressivo ad approcciare le partite dal fischio d’inizio - vedi l’ultima vittoria stagionale contro il Milan arrivata grazie al 2-0 firmato Zapata e Ilic - ma allo stesso tempo molle e spento dopo il rientro in campo dagli spogliatoi - e lo stesso secondo tempo contro i rossoneri lo dimostra visto il parziale di 1-1.
Il Tema
Toro, le riprese un tallone d’Achille per Juric: che differenza con i primi 45’
Toro, il confronto delle tre stagioni di Juric
—Fin dalla prima stagione dell’allenatore croato ex Verona si è subito intuito una cosa: il suo Toro nei primi tempi è arrembante. 57 i punti conquistai nei primi 45 minuti nella sua prima stagione sulla panchina del Toro nel 2021-2022: 14 vittorie, 15 pareggi e 9 sconfitte nei parziali del primo tempo - a pari merito con Lazio e Roma - con una media punti di 1,50 punti. Nella ripresa però la musica cambia e i punti crollano: solo 40 i punti messi in cascina dal Torino nei secondi tempi della stagione 2021-2022 con le vittorie dimezzate, pareggi che salgono a 19 e sconfitte che aumentano a quota 12. Un dato impietoso quello dei secondi tempi della prima stagione di Juric che ha influito, e parecchio, sulla classifica finale. Nella stagione successiva terminata al decimo posto con 53 punti, il Toro ha mantenuto lo stesso rullino di marcia nei primi tempi salendo addirittura al quinto posto di questa classifica parziale: 57 punti conquistati in 15 vittorie, 12 pareggi e 11 sconfitte. Tuttavia, come nella sua prima stagione, anche in questa seconda stagione il Torino è crollato nei secondi tempi scivolando al tredicesimo posto: 45 punti (+5 rispetto all’annata precedente), 9 successi, 18 pareggi e 11 KO. In questa stagione invece, analizzando i dati dei parziali nei primi e nei secondi 45 minuti, si evince un Torino tanto solido quanto impalpabile in zona gol: i punti nei primi tempi scendono rispetto alle prime stagioni, solo 51, distribuiti in solo 8 vittorie, addirittura 27 pari e solo 3 sconfitte. Dati che dimostrano quanto la squadra di Juric abbia saputo interpretare con l’atteggiamento giusto tutte le partite tranne quelle contro il Milan, l’Empoli e l’Atalanta in trasferta in cui, una volta andato sotto, il Toro non è mai riuscito a rimontare evidenziando un altro problema dei granata. Completando il quadro dei secondi tempi di questa stagione, il Torino ha conquistato 45 punti, gli stessi dello scorso anno, di nuovo distribuiti in 9 vittorie, 18 pareggi e 11 KO, 9 dei quali arrivati lontani da Torino, n dato che accende un grande campanello di allarme: se si vuole crescere e fare il definitivo salto di qualità, serve un cambio di passo e di personalità soprattutto lontano da casa, migliorando anche la tenuta mentale e fisica di una squadra arrivata spesso senza energie nei finali.
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