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"Fate largo a questo Lyanco. L'amichevole contro il Chieri di ieri era utile anche e soprattutto per verificare la condizione fisica del centrale brasiliano classe 1997, che a ottobre è stato fermato da un infortunio alla caviglia - per la precisione, un trauma distorsivo alla caviglia destra con lesione parziale del legamento deltoide - proprio quando si stava proponendo come astro nascente della squadra di Mihajlovic. Il trauma è stato assorbito prima del previsto: dopo poco più di venti giorni, Lyanco è tornato tra i convocati per Inter-Torino, ma Mihajlovic a San Siro ha preferito non rischiarlo. Il test di ieri intanto si può dire superato; nelle movenze e nel temperamento, è sembrato il solito Lyanco, quello che contro Udinese, Juventus e Verona era sempre stato tra i migliori in campo. Non è sufficiente una sgambata infrasettimanale al Filadelfia per riprendere il ritmo partita, ma i segnali sono stati buoni. Il brasiliano ha giocato novanta minuti ed è sembrato in palla, tra anticipi e chiusure difensive eseguite con facilità estrema, contro attaccanti di Serie D.
"COME GLIK - Non solo: nella ripresa di ieri, Lyanco ha segnato un gol di testa, con un bell'inserimento in area di rigore: attacco dello spazio giusto a centro area e zuccata vincente su calcio d'angolo. La sensazione è che il ragazzo abbia il senso della porta, quando si catapulta in area avversaria per le palle inattive di turno. Il che è confermato dalla grande occasione avuta, sempre nella ripresa, per segnare la doppietta personale. Stavolta il brasiliano ha attaccato il secondo palo, per tirare con una potenza incredibile e vedere il destro respinto solo dal palo. Movenze e abilità che possono ricordare quelle di un altro illustre difensore centrale della storia recente del Toro, quel Kamil Glik capace di segnare ben otto reti nella stagione di grazia 2014/2015. Non sappiamo se Lyanco si avvicinerà a questi livelli, ma non ci stupiremmo se dovesse regalare qualche gol in campionato. Quel che pare quasi certo, ad oggi, è che col Chievo la coppia centrale granata sarà formata da N'Koulou (ieri a riposo) e proprio Lyanco. Sebbene Moretti e Burdisso siano due concorrenti di assoluto rispetto, è sull'ex San Paolo che il Toro punta, per il presente e per il futuro.
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