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Genoa, Chievo e Catania. Sono queste le tre sfide che aspettano il Toro prima del giro di boa. L'obiettivo? Arrivare almeno a quota venti punti, la...
"Genoa, Chievo e Catania. Sono queste le tre sfide che aspettano il Toro prima del giro di boa. L'obiettivo? Arrivare almeno a quota venti punti, la metà di quelli che servono per salvarsi a fine stagione.
"TABU' OLIMPICO - Nel turno pre-natalizio sarà poi la volta del Chievo, in un altro spareggio salvezza, nel quale però il Toro arriverà da sfavorito. In casa i granata hanno perso quattro partite su otto, e al momento paiono tecnicamente inferiori ai veronesi, trascinati da un Paloschi super. Questa però potrebbe essere la partita della svolta: davanti ad un pubblico freddo e un po' deluso, se il Toro dovesse riuscire a vincere potrebbe rilanciare la sua stagione, scalando qualche posizione in classifica e andando in vacanza avendo già raggiunto quota 21 punti (noi ovviamente ragioniamo ipotizzando la vittoria con il Genoa). Anche in caso di pareggio comunque non si tratterebbe di un risultato da buttare e permetterebbe a Ventura di passare un Natale con meno patemi.
"RIPRESA IN SICILIA - A Catania, nel turno della befana, c'è la sfida sulla carta più difficile delle tre per il Toro. I siciliani in casa hanno una media punti da Europa e anche solo strappare un punticino non sarà facile. In questo caso però il Torino arriverebbe alla partita senza grandi pressioni, in una condizione psicologica dunque molto più agevole, e questo potrebbe aiutare i giocatori, facendoli rendere al di sopra delle aspettative. In questo caso un pari basterebbe eccome.
"VIETATO FALLIRE - Fare meno di 5 punti invece sarebbe molto pericoloso: vorrebbe dire assicurare a tutto l'ambiente granata un avvio di girone di ritorno carico di tensione e rendere oggettiva una situazione di crisi che per ora e solo accennata. Inoltre farebbe aumentare non poco la pressione, anche mediatica, su una squadra che è pur sempre una neopromossa e quindi probabilmente più fragile di altre compagini da un punto di vista psicolgico e mentale, aspetto questo che nella lotta per non retrocedere conta spesso più della tecnica. Non fare 5 punti non vorrebbe dire andare in serie B, è ovvio, ma potrebbe far venire paura, e la paura, si sa, è cattiva consigliera...
"Matteo Senatore
"(foto Dreosti)
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