Sicuramente non è stata una bella partita, di quelle che onorano il calcio e sono spettacolari, ma la vittoria del Torino contro un Bologna remissivo vale tanto soprattutto dopo la sconfitta nel derby. Un valore più che di classifica direi psicologico, bisognava rialzare subito la testa e i granata lo hanno fatto bene giocando sin dal primo minuto in attacco per vincere.
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Toro, vittoria buona per il morale: ma 35 punti il Bologna come li ha fatti?
Non per sminuire la prestazione del Toro ma il tutto è stato agevolato da una squadra, quella allenata da Thiago Motta, con pochezza di gioco, insicura sia in difesa che a centrocampo, titubante nei passaggi più elementari. Senza dubbio la squadra più brutta vista allo Stadio Grande Torino.
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Di tutto ciò ne ha approfittato il Torino trovando sempre spazi larghi per le accelerazioni di Karamoh, giocatore sicuramente recuperato e giocatore che ha ritrovato la fiducia nelle sue potenzialità che aveva fatto intravedere nell’Inter. Dribbling secchi e stretti che nell’uno contro uno regalano una superiorità numerica non indifferente. Il ragazzo ha fatto vedere la sua bravura soprattutto quando si è dovuto divincolare in spazi stretti con dribbling in punta di piedi trovando anche un magnifico gol dopo aver fatto fuori tre avversari in area.
Tutto il Toro si è mosso bene e contro un Bologna davvero inconcludente in avanti, l’unico vero tiro in porta lo si deve nel finale della partita con una girata pregevole di Barrow ma poco potente, parata da Milinkovic-Savic, mentre in difesa i rossoblù hanno mostrato una debolezza e insicurezza inaudita, con Sosa, questo ragazzo uruguagio, capace di farsi male da solo, regalando pericoli per la propria porta, donando palloni a Sanabria e Singo. Idem per l’astro emergente Cambiaso che ha sempre patito la fisicità del numero 17 granata.
Per il resto, annullato velocemente dal duo Buongiorno-Rodriguez, lo spauracchio Orsolini, del Bologna visto in campo si può solo dire com’è riuscito sinora a fare ben 35 punti in campionato. Qualcuno potrà dire che era assente Arnautovic ma ricordo sempre che a guardia dei centravanti nel Toro c’è un certo Schuurs che non fa sconti a nessuno e lunedì sera ha inanellato l’ennesima prestazione positiva su Barrow. Da sottolineare la prova di Linetty che in fase di interdizione ma anche di costruzione non ha sbagliato nulla anzi ha corso per tutto il tempo, vero motorino del centrocampo granata.
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