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Toro, occhio al contropiede cagliaritano

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
Il conto alla rovescia è cominciato: fra tre giorni il Torino scenderà in campo contro il Cagliari per cercare di infilare una doppietta di vittorie che porterebbe ulteriore entusiasmo e soprattutto tanto buon fieno in cascina per i...

Il conto alla rovescia è cominciato: fra tre giorni il Torino scenderà in campo contro il Cagliari per cercare di infilare una doppietta di vittorie che porterebbe ulteriore entusiasmo e soprattutto tanto buon fieno in cascina per i rigidi periodi che potrebbero arrivare. Il campionato è appena iniziato e già qualche verdetto è arrivato o meglio qualche allenatore è stato esonerato. E’ subentrato Gasperini per Sannino a Palermo, Corini per Di Carlo al Chievo e Pulga per Ficcadenti a Cagliari. Un esonero quest’ultimo che coincide proprio con la partita che gli uomini di Ventura affronteranno domenica prossima.

 

NUOVO ALLENATORE- Di solito quando si arriva ad esonerare un allenatore si spera sempre che questo possa essere da contraccolpo per la squadra in crisi, con una reazione capace di sbloccare una serie di risultati davvero negativi. Ecco perché il Torino dovrà sapientemente scendere in campo con tutta l’umiltà possibile come se dovesse incontrare il Napoli piuttosto che la Fiorentina. La partita contro i sardi diventerà difficile se sarà presa con troppa sufficienza. La qualità tecnica dei giocatori a disposizione di Pulga è riconosciuta soprattutto  per quanto riguarda la fase offensiva.

 

SPAURACCHI SUDAMERICANI- Mauricio Pinilla e Victor Ibarbo sono giocatori che posseggono doti tecniche seconde a nessuno. I pericoli maggiori per la porta di Gillet arriveranno sicuramente dalle accelerazioni e dalle progressioni, palla al piede, del colombiano, che non sarà un vero bomber ( sin qui solo 3 reti in 38 presenze) ma è devastante nell’aprire gli spazi per i propri compagni e poi dall’imprevedibilità sgusciante del cileno che lo scorso anno  in 14 partite ha realizzato 8 reti. Senza contare che il Cagliari possiede anche il giovane Sau  e il vecchio Nenè, quest’ultimo un ottimo giocatore che ha sempre ben visto la porta avversaria.

 

ASSENZE E RECUPERI- A fronte di ciò Pulga non potrà disporre di due importanti pedine come Andrea Cossu a centrocampo e  Luca Rossettini in difesa mentre recupererà Daniele Conti, vero faro cagliaritano che ha una media  negli ultimi 5 anni di 5 gol a stagione, mica male per un centrocampista, senza poi contare che in mezzo al campo svetta la  potenza atletica di un certo Nainggolan oggetto del desiderio di grandi squadre.  Ecco perché il Torino dovrà stare molto attento a non scoprirsi al contropiede avversario. I cagliaritani nelle ripartenze sono molto bravi grazie a giocatori molto agili e veloci.Inutile dire che il Toro come sempre dovrà fare la sua partita magari dando pochi riferimenti ai rossoblu. Stando alle dichiarazioni di Ivo Pulga il Cagliari avrebbe le contromisure per  fermare la corsa del Torino  frenando gli esterni granata.

 

LE CONTROMISURE GRANATA-  A parte il fatto che oggi come oggi non pare molto facile fermare due giocatori come Santana e Cerci, senza contare  Stevanovic,  quello che appare  con soddisfazione rassicurante da parte granata e che il gioco di Ventura non passa solamente sugli esterni alti. Molto spesso il Toro verticalizza il gioco per vie centrali scombussolando per l’appunto le impostazioni difensive avversarie. Come tutte le squadre che scendono in campo all’Olimpico anche il Cagliari chiuderà inevitabilmente i suoi giocatori dietro la linea della palla, infoltendo molto il centrocampo. Forse in questo caso, e in casa , un modulo basato su un centrocampista in più e un esterno in meno porterebbe ad avere la padronanza immediata del centrocampo per cercare di sfondare la muraglia rossoblù. Quando gli spazi si riducono anche  il gioco sugli esterni alti va in sofferenza. Questo non vuol dire non sfruttare le fasce ma solo avere un centrocampo meno sofferente con una fase difensiva pronta a bloccare al meglio il possibile contropiede avversario . In questo caso un attacco formato da Bianchi Sansone e Cerci , con Santana e Stevanovic pronti in panchina, con Brighi, Gazzi e Vives o Basha a centrocampo non stravolgerebbe più di tanto la fase offensiva di Ventura. Il pallino del gioco dovrà tenerlo sicuramente il Torino ma i giocatori dovranno nei minimi dettagli seguire la saggezza tattica che Ventura impartirà in questi giorni.

 

Gino Strippoli

 

Foto M. Dreosti