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Toro, ora Pellegri mette la freccia: la settimana d’oro lo spinge nelle gerarchie

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Il ballottaggio con Sanabria ha spesso visto prevalere il paraguayano, ora Pietro punta al sorpasso

Alberto Giulini

Seconda consecutiva da titolare e secondo gol per Pietro Pellegri, uomo copertina nella trasferta di Udine. A secco in campionato da aprile, in Friuli il centravanti si è sbloccato anche in Serie A ed ha permesso al Toro di ritrovare un successo che mancava da settembre contro il Lecce. "A livello personale è una grande soddisfazione perché ho sofferto tanto per qualche infortunio e vecchie cicatrici - ha raccontato nel post partita -. Il gol e la vittoria sono una soddisfazione per me e per la squadra, abbiamo dimostrato che il gruppo è unito nonostante i risultati negativi che sono arrivati".

La stima di Juric: "Margini di miglioramento impressionanti"

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La prestazione ed il gol decisivo hanno portato anche ai complimenti di Juric, allenatore che ha sempre puntato tantissimo su Pellegri: "Io credo in lui da quando ha 15 anni, ha doti da grande attaccante. Il suo è un gol da centravanti che ha accelerazione e potenza, è una soddisfazione per lui e per tutti. Ora speriamo che abbia fortuna nel non fermarsi più e che migliori quel che deve migliorare perché ha margini di miglioramento allucinanti". Il secondo gol consecutivo rappresenta un'iniezione di fiducia importante per Pellegri, che ora può salire sempre più nelle gerarchie offensive. Fino a questo momento il ventunenne ha vissuto un costante ballottaggio con Sanabria che ha visto quasi sempre favorito il paraguayano, ma la prova di Udine spinge il classe 2001 verso la titolarità e quella continuità di cui un attaccante ha bisogno per fare bene.

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Il dualismo con Sanabria: centravanti opposti

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Nel dualismo con Sanabria potrebbero dunque aprirsi sempre più spazi per Pellegri, potenzialmente in grado di garantire quella presenza in area di rigore che tanto è mancata al Toro in questo avvio di stagione. Il paraguayano è sicuramente un valore aggiunto nel far giocare bene la squadra, svolgendo un ruolo - come lo aveva definito Paro - più da trequartista che da centravanti. Al contrario, con Pellegri al centro dell'attacco, i granata guadagnano maggiore peso offensivo e più attacco alla profondità. Caratteristiche, queste ultime, mancate molto al Toro in questo avvio di stagione e che potrebbero spingere l'ex Monaco e Milan sempre più in alto nelle gerarchie. Sicuramente il ballottaggio con Sanabria può fare molto comodo a Juric, in grado di scegliere tra due centravanti differenti a seconda degli avversari, del tipo di partita e dei momenti della gara. Intanto Pellegri prova a mettere la freccia: dopo il gol vittoria di Udine si candida per la terza da titolare anche contro il Milan.

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