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Toro: Ottima vittoria, ma diamo un freno a facili entusiasmi

Giacomo Zanetello
Il Toro vince 3-2 sul Siena, in una sfida abitualmente avara di gol (8 nei precedenti 7 match in Serie A) e compie un salto in avanti importante per quanto concerne la lotta per la salvezza.La partita era una di quelle in cui contava solo vincere...

Il Toro vince 3-2 sul Siena, in una sfida abitualmente avara di gol (8 nei precedenti 7 match in Serie A) e compie un salto in avanti importante per quanto concerne la lotta per la salvezza. La partita era una di quelle in cui contava solo vincere – come sarà del resto la prossima con il Pescara – soprattuto per l’emergenza dovuta a squalifiche ed infortuni, ed ora ci godiamo perciò i tre punti. Ma fino al momento del rigore sbagliato clamorosamente dall’ex Rosina (che prima d’ora in Serie A vantava un record incredibile di 11 su 11 dal dischetto), abbiamo rischiato di veder sciupato un successo che alla fine del primo tempo si pensava di aver messo in tasca. Facili entusiasmi dopo un successo come questo possono creare illusioni e far pensare erroneamente che tutto possa essere facile contro il Pescara (squadra peraltro in buona forma) nel prossimo weekend; ma se nel secondo tempo, al consueto e fisiologico calo fisico della compagine di mister Ventura, si può aggiungere un allentamento della tensione dovuto al vantaggio di due reti, non va comunque dimenticato che al termine della prima frazione di gioco, prima del gol di Cerci, il Toro stava soffrendo da diversi minuti ed era stato salvato da alcuni buoni interventi di Gillet, nonché da un‘ottima copertura di tutta la retroguardia.   CONTROLLO DELLA GARA? – Il Torino, contrariamente a quanto accadde all’andata, dove ebbe in mano la partita senza riuscire a concretizzare, ieri ha lasciato per la maggior parte del match il gioco in mano degli ospiti, che hanno fatto registrare un possesso palla del 58%. Impietoso anche il bilancio dei calci d’angolo, 12-0 per il Siena: 9 volte su 10 se ottieni più corner dell’avversario è perché ti trovi più spesso nella sua trequarti e lo costringi a chiuderti e mandarti al tiro dalla bandierina, quindi risulta quasi sempre un ottimo indicatore di pericolosità offensiva.   I CROSS CHE NON ARRIVANO, E BIANCHI CHE NE NECESSITA –  Ancora una volta il Torino ha prodotto pochissimi cross, soltanto 8 contro i 41 (!) traversoni del Siena su azione, 53 se si considerano anche quelli arrivati dalla bandierina. Ma proprio un cross ha portato all’importantissimo gol del secondo vantaggio, l’ennesima rete di testa del Torino. Non può essere un caso che Bianchi sia il primo giocatore della Serie A per gol segnati di testa (4), e che tutte le ultime sue 3 reti siano arrivate tutte di testa e tutte su cross di Birsa. Questo però pare non interessare Ventura, il cui gioco, si sa, non prevede molto l’utilizzo di quest’arma d’attacco: la squadra che ha effettuato meno cross nelle stagioni 2009/10 e 2010/11 fu il Bari; quest’anno sapete il Torino in che posizione si trova in questa graduatoria? Diciannovesima.    POCHE OCCASIONI – Questa vola il Toro è stato davvero cinico, contrariamente ad altre volte, e nel primo tempo ha trovato tre reti con soli 4 tiri effettuati. Tuttavia resta il fatto che i granata, pur producendo molto gioco, non riescano a creare altrettante palle gol: il Torino trova in media un tiro ogni 51 passaggi effettuati, peggio ha fatto solo il Siena finora (uno ogni 54); la prima in questa graduatoria, la Juventus, va alla conclusione una volta ogni 33 passaggi.   CERCI – Che dire di Alessio Cerci? Contro il Siena era sicuramente scatenato, come lo si vorrebbe vedere sempre, ma le palle perse (15, più di ogni altro del Torino) sono ancora troppe. Bello avere un giocatore che per 11 volte punta l’avversario, ma se gli riescono 4 driblling e nelle altre 7 occasioni perde la palla, qualcsa dal punto di vista dell’egoismo è sicuramente da rivedere.   GLI ESORDIENTI – Sicuramente fa piacere che altri due granata abbiano potuto esordire senza far rimpiangere troppo gli assenti. Pablo Cáceres ha commesso diversi errori, ma nel complesso ha coperto bene sulla fascia sinistra, lo confermano i 2 contrasti vinti, le 7 respinte difensive, i 3 anticipi. Per Suciu si trattava della seconda gara in A ma la prima in questa stagione, anche se in 10 minuti ovviamente non ha potuto far vedere molto, ma l’importante è che sia tornato a calcare i campi di Serie A dopo l’infortunio.   I GIOVANI – Rimane la delusione per non essere ancora riusciti a vedere Bakic, e le parole di Ventura su Diop suonano un po’ come una scusa: guarda caso era pronto proprio ora che si è rotto... Il dato che resta è però questo:  Giocatori nati dal 01/01/1992 utilizzati dal Torino in questo campionato: 2 Minuti toalizzati dai giocatori nati dal 01/01/1992: 56. Forse, un po’ poco.   Giacomo Zanetello (dati forniti da )