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Il figlio di Guglielmo Gabetto, attaccante del grande Torino, parla del passato del Toro, del presente e del prossimo futuro
"Gigi Gabetto, figlio del celebre attaccante del Grande Torino Guglielmo Gabetto, ex calciatore e fino a poco tempo fa responsabile del settore giovanile del Torino, ha risposto ad alcune domande.
"IL PROSSIMO 4 MAGGIO - Alla domanda "Gigi, cosa ne pensa riguardo allo svolgersi della partita Chievo - Torino proprio il 4 maggio, giorno tradizionalmente dedicato alla funzione commemorativa del Grande Torino sulla collina di Superga?" Gabetto ha risposto "In questa circostanza, il presidente Cairo ha tirato fuori tutta la sua personalità per consentire alla squadra di essere presente alla cerimonia. Sarebbe stata una diminutio se proprio in un giorno così sacro per il Toro, la prima squadra fosse stata impossibilitata ad essere presente a Superga".
"IL RICORDO DI UN EROE - "Le rovesciate, le improvvisazioni, e le tipiche giocate fulminanti di un fantasista puro, sono sicuramente il mio ricordo più nitido per descrivere la personalità di mio padre", spiega Gigi, "Dove gli altri giocatori - qualunque altro giocatore - arrivavano con la testa, mio papà arrivava coi piedi. Ci ho provato tante, tantissime volte ad imitare le sue acrobazie, ma forse solo una volta mi è riuscito quello che per lui sembrava ordinario".
"IL GRANDE TORINO OGGI - "Ci sono molte cose che nel Toro di oggi, mi ricordano il Grande Torino. Ventura sta facendo, e ha fatto, un ottimo lavoro riuscendo a qualificare così tanto il settore d'accatto e trovando un meccanismo per ribaltare l'azione in velocità. "Immobile e Cerci? Mi ricordano molto Mazzola e mio papà, oltre che naturalmente Pulici e Graziani. C'è anche un altro elemento: la tifoseria. La tifoseria del Toro, oltre ad avere una grande grinta, possiede una grande storia irripetibile che permette di influenzare positivamente i giocatori in campo proprio come nel periodo post-bellico".
"IL TORO FINO A QUI - "A livello societario, Cairo non ha nulla da imparare da nessuno, nei momenti di crisi ha dato una stabilità finanziaria non da poco. La tifoseria ha due motivi per essere orgogliosa: la prima squadra e i ragazzi della Primavera".
"IL FUTURO DEL TORO - "Il Toro si sta facendo largo a suon di risultati, è una grande squadra. Peccato per i punti persi per strada. La società dovrebbe tenersi stretta i giocatori più importanti e se proprio li deve vendere reinvesta il guadagno il altri giocatori giovani e promettenti".
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