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Credits Foto: Nderim Kaceli
Quattro domande, tre pareri e un dibattito con in oggetto l’ultimo match di campionato. Torna “Parola ai Club”: il format pensato da Toro News per dare voce ai Club granata sulla prima e più importante testata giornalistica online dedicata al Torino FC. Tre diversi presidenti di tre Toro Club sparsi in giro per l’Italia sono i protagonisti di questo format. Per questa puntata tocca a Lorenzo Pistamiglio (presidente Toro Club "Sauro Tomà"), Aldo Cappon (Toro Club Ballarin Veneto) e a Beppe Mercuri (presidente del Toro Club Asti).
Quanto inciderà l’infortunio di Zapata sulle ambizioni del Toro?
Pistamiglio: "Per quanto riguarda l'infortunio di Zapata, inciderà almeno il 70% o 80%. Noi comunque abbiamo avuto l'intelligenza di non prendere un'altra punta di un certo livello, perché comunque un giocatore si può infortunare. Questa volta è capitato a Zapata, magari poteva capitare ad Adams o via dicendo. Inutile comunque cercare ambizioni, io ho sempre detto di tenere i piedi per terra quando eravamo primi in classifica. Non abbiamo i rincalzi, l'abbiamo visto con il Milan. Abbiamo cambiato tre giocatori, con relativo aumento del recupero ed essendo non in palla abbiamo preso due gol. Lì doveva servirci come lezione, non è bastato. Quando abbiamo giocato contro l'Empoli abbiamo fatto addirittura meglio perché non abbiamo fatto giocare i titolari. Abbiamo buttato via il primo tempo, non era più semplice far giocare i titolari, vincere e poi sostituirli? Sono avvilito da questo atteggiamento che non si voglia fare una squadra decente con le giuste riserve. Vai a comprare i giocatori negli ultimi giorni di mercato, ma ad un allenatore glieli devi dare prima. Hai buttato via tutta la difesa, improvvisamente ti ritrovi con una difesa nuova e più scarsa".
Cappon:"Io come penso tutti spero non influisca tanto, ma di fatto abbiamo perso il giocatore che aveva cominciato a fare la differenza. L'anno scorso ha dato tanto, quest'anno poi era anche capitano e faceva reparto da solo... Spero che quest'infortunio non gli chiuda la carriera, ma di fatto a quell'età è un problema grave".
Mercuri:"L'infortunio di Zapata inciderà tantissimo è uno dei più forti calciatori del campionato e fa reparto da solo, è un leader e un bomber. Già abbiamo perso per vari motivi tutta la difesa, poi ceduto Bellanova... le ambizioni e i sogni d'Europa sono a zero anzi in questo caso, è d'obbligo anche se non mi piace... speriamo di arrivare decimi".
Cerchereste un profilo tra gli svincolati, aspettando il mercato di gennaio?
Pistamiglio: "Per forza, bisogna correre subito ai ripari. Abbiamo Sanabria che non segna molto, se anche Adams dovesse farsi male saremmo fritti. Non riusciamo neanche più a giocare con le due punte e via dicendo. A questo punto veramente siamo al tracollo".
Cappon: "Siamo anche sfortunati perché togliendo Adams, che segna anche lui, davanti abbiamo due giovani, e Sanabria, che a parte il primo anno non ha segnato molto. Siamo stati sfortunati perché Savva e Njie erano due giovani promettenti, però anche loro hanno avuto degli infortuni e quindi staranno fuori ancora. Io proverei a guardare gli svincolati, però sinceramente un nome non riuscirei a farlo adesso. Sicuramente sarebbe meglio avere uno in più in rosa rispetto ad uno in meno".
Mercuri: "Sì, darei una chance a Balotelli altrimenti possiamo anche lanciare in prima squadra qualcuno dei nostri giovani".
Come giudicate l’avvio di stagione del Toro?
Pistamiglio: "L'avvio è stato buono, anzi l'allenatore ha cercato di fare del suo. Ma se tu non gli dai gli strumenti...in campo ci vanno i giocatori e se tu non glieli dai non fai niente. Io adesso voglio vedere, dato che abbiamo fatto tre sconfitte consecutive, se non dovessimo portare almeno un punto a casa da Cagliari, voglio vedere con il Como quanta gente sarà entusiasta dopo quattro sconfitte consecutive"
Cappon: "Sembrava buono, l'ho visto anche dal vivo sia a Verona che a Venezia. Anche sopra le aspettative, perché ricordo che in molti dicevano che le prime partite avremo fatto pochi punti. Invece siamo andati oltre ogni aspettativa. Ora due sconfitte di fila ci hanno fatto perdere le prime posizioni, però l'obiettivo è l'Europa e saremo ancora nelle papabili. Speriamo la squadra si unisca e si ricomponga, questa sosta può fare anche bene. Dobbiamo cercare di riprendere il cammino iniziale".
Mercuri: "L'avvio è stato ottimo come ottimo è l'allenatore al di là di ogni previsione considerando che alcuni giocatori sono arrivati a fine agosto e la difesa è stata cambiata rispetto allo scorso campionato difatti ci vorrà del tempo per trovare l'assetto migliore e ci sarà un prezzo da pagare tuttavia le sconfitte con la Lazio e l'Inter rientrano in questa logica secondo me".
Che ne pensate del clima di contestazione nei confronti della società?
Pistamiglio: "È giusto contestare, ma non è sufficiente. Per tre giornate, minimo, non doveva esserci nessuno allo stadio. Quelle sono contestazioni. Non che sei il primo ad entrare e fai finta di niente. Possiamo parlare di tutto questo, ma è aria fritta".
Cappon: "Beh, secondo me la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la cessione di Bellanova. Se Buongiorno era stato ormai sacrificato, Bellanova anche come prospettiva futura non andava ceduto. Era giusto per quel ruolo e aveva cominciato veramente bene. I tifosi sono stati delusi e la grande contestazione è nata dopo la sua cessione. Si può cedere qualcuno, ma non i migliori come in questo caso. Giustifico la contestazione, dopo tanti anni non si possono perdere sempre i migliori, la comprendo".
Mercuri:"Penso che sia legittimo contestare in una maniera civile e pacifica come si sta facendo perché quando c'è del malessere è necessario metterlo in evidenza, purtroppo a livello di rapporti con i tifosi, nella gestione tecnica della squadra, nelle scelte fatte e soprattutto nelle ambizioni di riportare il Torino dove merita di stare sono stati commessi parecchi errori negli anni da parte della società, l'ultimo la cessione inaspettata di Bellanova che a mio parere ha fatto crollare la stima di tutti i tifosi nei confronti del presidente".
Interviste a cura di Piero Coletta, Federico De Milano ed Enrico Penzo
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