Dopo un avvio di campionato caratterizzato dalla troppa difficoltà a segnare, il Toro prova ad aggrapparsi a Pellegri. Il classe 2001 ha dimostrato di avere personalità ed anche peso in area di rigore, un aspetto in cui i granata stanno faticando tantissimo. Sicuramente il Cittadella era un avversario di categoria inferiore e i test più impegnativi dovranno ancora arrivare, intanto il centravanti ha ritrovato un gol che mancava da agosto in Coppa Italia ed ha soprattutto ritrovato un minutaggio importante.
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Toro, Pellegri ritrova il gol e si candida per Udine: “Ho bisogno di continuità”
I problemi fisici: vecchie cicatrici di Monaco
Quando si parla di Pellegri è infatti impossibile non pensare ai tantissimi infortuni che hanno fin qui limitato la sua carriera. Da quando veste la maglia granata il classe 2001 ha dovuto fare i conti con qualche acciacco di natura muscolare, problemi dovuti a vecchi infortuni risalenti al periodo del Monaco. "Da quando sono arrivato qui non ho avuto lesioni gravi, però ho sempre cicatrici dei tempi di Monaco, un periodo in cui mi facevo male spesso. A volte si infiammano e mi danno fastidio, però le vedo come ostacoli da superare e spero che poi la strada sarà in discesa" ha spiegato Pellegri. Ai tempi del principato il centravanti - addirittura operato a sedici anni per pubalgia - non fu infatti seguito con la dovuta attenzione per far fronte ai problemi fisici ed ancora oggi il giocatore ne sta pagando le conseguenze.
La fiducia di Juric e la maglia contro l'Udinese
Dopo un periodo difficile caratterizzato da troppi problemi fisici, Pietro ha ritrovato a Torino il tecnico che lo aveva fatto esordire a sedici anni con la maglia del Genoa e che lo ha rivoluto anche in granata. Non è dunque un mistero lo speciale legame con Juric, abbracciato da Pellegri dopo il gol del 2-0 al Cittadella. "Sanno tutti che ho un grande rapporto con lui, sono andato ad abbracciarlo perché mi è dispiaciuto questo periodo senza vittorie dato che lavoriamo tutti bene" ha spiegato il centravanti, che ora si candida per una maglia da titolare anche in campionato. Con Sanabria non al meglio e l'esperimento del falso nueve che ha dato scarsi risultati nel derby, Pellegri è il principale indiziato per guidare l'attacco domenica contro l'Udinese. "Lavoro sempre al massimo per il mister e la squadra e vorrei trovare continuità, ne ho davvero bisogno" ha spiegato non a caso il giocatore, che in Friuli andrebbe a caccia di minutaggio e del primo gol in campionato. Intanto il Toro si aggrappa a lui, che è al tempo stesso speranza e scommessa: i granata sperano di trovare in casa il centravanti che sta tanto mancando e proveranno a farlo rilanciando quello che in passato è stato un enfant prodige del calcio italiano. Sicuramente il cammino di Pellegri è ancora lungo, ma quella di Udine può essere una prima tappa importante in cerca di conferme e continuità.
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