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Toro, per battere il Genoa ispirati al match dell’anno scorso

Nicolò Minella

Verso Torino-Genoa / Il ricordo dell'indimenticabile confronto della passata stagione può essere incanalato in energia positiva e utile ai fini di quella che per i granata sarebbe...

"Manca ormai pochissimo al fischio d'inizio della partita tra Torino e Genoa.

"TORO E GENOA: DUE SITUAZIONI AGLI ANTIPODI - I granata giungono alla sfida contro gli uomini di Gasperini reduci dalla brutta prestazione di Empoli e all'inseguimento di un successo che in campionato manca dalla gara interna con il Parma del 29 ottobre scorso. Dall'altra parte, invece, il Genoa ha sì recentemente conseguito una sconfitta, ma è sicuramente una formazione in salute, convinta delle proprie idee di gioco, ricca di talenti e galvanizzata dall'ottimo inizio di stagione.

"CREDERCI FINO ALLA FINE - Per tutte queste ragioni, il Toro, che avrà la possibilità di allungare dal terz'ultimo posto occupato dal Cagliari, deve disputare una partita quasi perfetta, una partita in cui sarà importante sia cambiare marcia sul piano del ritmo di gioco e della fluidità della manovra, sia provare a pungere i rossoblù prendendo spunto dall'andamento del match dell'Olimpico della passata stagione. Già, perché se da un lato è vero che, fino al micidiale 1-2 targato Immobile-Cerci nel recupero, il Toro non aveva offerto una prova esaltante, dall'altro è indubbiamente apprezzabile il carattere mostrato dagli uomini di Ventura che, nonostante lo svantaggio arrivato all' 83', ci hanno creduto fino alla fine.

"SE NON OSI, NON VINCI - Ecco, forse a Glik e compagni sta mancando proprio questo: quel pizzico di cinismo e spregiudicatezza in più che solamente 8 mesi fa ha permesso ai granata di regalare ai propri tifosi una delle gioie più grandi degli ultimi 20 anni. Gli interpreti del reparto avanzato sono cambiati, vero, ma forse, per sconfiggere un Genoa letteralmente rigenerato dai rinforzi del calciomercato estivo, occorre tornare ad avere maggiore fiducia nei propri mezzi e, a differenza di quanto visto nella trasferta del Castellani, cercare di osare fino alla fine di una sfida che evoca sempre sapori e ricordi particolari: alcuni belli, come la vittoria dello scorso 13 aprile, altri tristi, come la sconfitta per 3 a 2 che ha praticamente condannato i granata alla retrocessione nel maggio 2009.

"Insomma, appare evidente come per i granata non ci sarebbe modo più bello per rialzarsi che battere una squadra molto forte, certamente temuta e rispettata, ma non imbattibile come il Genoa. Solo il campo darà il suo verdetto, ovvio, ma la sensazione è che il Toro debba davvero cambiare marcia e ispirarsi, almeno sul piano dell'atteggiamento, a quel fantastico incontro entrato nel cuore di tutti i suoi sostenitori.