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Toro, per Cerci meno assist e più gol rispetto alla passata stagiome

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E’lui il capocannoniere dopo 7 giornate di campionato. Alessio Cerci, la stella che tutti i tifosi granata si coccolano. Il giocatore capace di segnare 6 gol (di cui 2 su rigore) in 7 partite. Un dato mostruoso. Statistiche che parlano da sole,...
Eugenio Bertone

E'lui il capocannoniere dopo 7 giornate di campionato. Alessio Cerci, la stella che tutti i tifosi granata si coccolano. Il giocatore capace di segnare 6 gol (di cui 2 su rigore) in 7 partite. Un dato mostruoso. Statistiche che parlano da sole, e che fanno ancora più scalpore se rapportate a quelle della passata stagione.   CAPOCANNONIERE - Se infatti si va a vedere cosa combinò l’attaccante di Velletri fino alla settima giornata si noterà che alla voce reti segnate la casella era vuota. Cerci era appena arrivato sotto la Mole, e l’esordio avvenne contro il Pescara nella seconda giornata di campionato quando subentrò a 20’ dal termine al posto di Stevanovic. Una capacità realizzativa che invece in questi primi appuntamenti di campionato sta rappresentando uno dei punti di forza del Toro. Una propensione, quella al gol, che sta stupendo un po’ tutti. Nessuno, diciamolo chiaro, quest’estate avrebbe pensato che potesse segnare così tanto. La passata stagione infatti le reti furono solamente 8 in 35 gare.      CAMBIO DI MODULO - Il segreto di questa crescita sembra essere il cambio di modulo. Senza dimenticare la crescita esponenziale del giocatore, merito di questo risultato sembra essere infatti il nuovo 3-5-2. Una variazione di modulo che inizialmente era stata accolta con molto scetticismo. Soprattutto per la nuova posizione di Cerci, non più esterno d’attacco, ma punta classica. Una soluzione che però si è rivelata vincente. Anche perché questa nuova impostazione di gioco non impedisce comunque all’attaccante di allargarsi ugualmente sugli esterni.     MENO ASSIST - Unica pecca rispetto alle prestazioni della passata stagione è la quantità passaggi vincenti per i compagni. Guardando le statistiche, infatti si nota che nella stagione in corso ha compiuto solamente un assist. Un dato che stride rispetto a quello della passata stagione, dove nell’intero campionato ne collezionò ben 12. Una differenza che però era pronosticabile e che ben si motiva considerando la variazione di modulo. Fungendo infatti da punta a tutti gli effetti e non più da esterno che si accentra, diventa più difficile trasformarsi in uomo assist.