toro

Toro, per crescere si guardi oltre l’errore arbitrale

Lorenzo Bonansea
L'Editoriale / Senza l'errata decisione di Massa i granata avrebbero probabilmente vinto, ma l'analisi è più complessa

Il Toro pareggia la prima di campionato a Bologna reclamando nel finale per un errore marchiano dell’arbitro Massa che avrebbe probabilmente consegnato la vittoria ai granata. La rabbia del Torino è condivisibile e più che giustificata, ma non è bene - al 20 agosto - fermarsi ad un errore arbitrale: il Torino doveva e poteva vincere contro un Bologna tecnicamente inferiore sulla carta, e non l’ha fatto perché non è stato in grado di creare occasioni.

00:54 min

Stiamo parlando di una partita di agosto, dunque il giudizio non è perentorio, ma è chiaro che una squadra che punta all’Europa - e che ha un calendario assolutamente alla portata nella sua parte iniziale - deve portare a casa questo tipo di partite. Anche soffrendo, ma deve farlo. O almeno dare l’idea di fare qualcosa di concreto per riuscirci. Certo, sicuramente la squadra non era al top della condizione e non aveva nella sua formazione titolare diversi potenziali titolari (leggasi Rincon e Baselli), ma la sostanza non cambia. Il Toro, subito il meritato vantaggio del Bologna, non ha saputo dare continuità al fortunoso pari firmato Ljajic, nonostante i felsinei avessero mollato parecchio dal punto di vista fisico. I granata, pur avendo davanti un arsenale tecnico da far invidia a metà campionato, non è riuscito quasi mai a tirare in porta, e questa - davvero - è una novità per una squadra allenata da Sinisa Mihajlovic.

Rispetto ad un primo tempo dove il Bologna ha spaventato, nella ripresa il Toro - e questo è probabilmente l’aspetto più positivo della gara del Dall’Ara - è riuscito e fare la partita: un passo avanti rispetto alla scorsa stagione, quando in trasferta si subiva dal punto di vista della personalità e del gioco. Tuttavia, è mancata la prontezza del carpe diem, e questo ha fatto tutta la differenza del mondo: il Toro non ha saputo cogliere il momento di affanno del Bologna e colpire, con solo Ljajic - tra gli attaccanti di Miha - a dimostrarsi in palla e pericoloso, mentre Berenguer e Falque non han punto, e Belotti (questa la notizia) si è visto poco o nulla, non riuscendo mai a tirare nello specchio della porta.

La prima è andata in archivio con un punto in cassaforte e due nel cassetto dei rimpianti: di strada da macinare ce n’è ancora molta e il tempo per farlo c’è eccome. Ma per crescere, davvero, occorre andare oltre all’errore arbitrale, riuscendo a fare quel passo avanti che al Dall’Ara non si è visto.