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""Il mio unico merito è stato dirgli quello che penso di lui come giocatore e di fargli due semplici richieste. Poi è stato bravo lui col suo atteggiamento a far capire che il gruppo può puntare su Simone": queste sono state le parole di Davide Nicola nella conferenza stampa alla vigilia di Torino-Fiorentina. Da possibile giocatore in uscita, Simone Zaza - dall'arrivo del nuovo tecnico sulla panchina granata - ha dimostrato di poter essere ancora utile alla causa con la doppietta di Benevento. E con Nicola, le cose sicuramente vanno meglio rispetto a quello che succedeva con Giampaolo. Il Torino, insomma, ha deciso di trattenere il giocatore, che completerà quindi la sua terza stagione in granata.
"CONCORRENZA - L'arrivo di Antonio Sanabria - attaccante classe 1996 voluto fortemente da Nicola e acquistato a titolo definito dal Betis Siviglia per un totale di dieci milioni di euro, bonus compresi - creerà ancora più concorrenza per l'altro posto da titolare in attacco al fianco del Gallo Belotti. Insomma, compreso Sanabria saranno in quattro i giocatori a lottare ogni settimana per una maglia da titolare: Zaza, Verdi e Bonazzoli. Attualmente il numero 11 granata è in cima alle gerarchie del tecnico granata ma - una volta che Sanabria sarà guarito dal Covid e sarà a disposizione di Nicola - le cose potrebbero cambiare, essendo il paraguaiano un pupillo dell'allenatore.
"OCCASIONE - Ecco dunque che Zaza dovrà sfruttare ogni occasione che gli sarà concessa da Davide Nicola. A partire ovviamente dal match contro l'Atalanta. Salvo sorprese l'attaccante di Policoro sabato sarà confermato titolare al fianco del Gallo contro la sua ex squadra (Zaza, infatti, è stato portato al grande calcio proprio dall'Atalanta, società nel cui vivaio è cresciuto e con la quale ha esordito in Serie A). E' reduce dalla traversa nell'ultima gara dei granata contro la Fiorentina, che può essere interpretata come errore suo più che come un colpo di sfortuna visto che l'ottima posizione in cui Zaza si trovava, con tutto lo specchio della porta davanti, avrebbe suggerito una soluzione di precisione più che di potenza. In ogni caso, come tutto il Torino, il lucano deve guardare avanti e dovrà giocarsi bene le sue carte, soprattutto finché Sanabria sarà fermo per il Covid, per non perdere terreno nelle gerarchie.
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