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Toro, Pjaca dimenticato in panchina: per il croato nel 2022 più ombre che luci

Toro, Pjaca dimenticato in panchina: per il croato nel 2022 più ombre che luci - immagine 1

Talentuoso ma discontinuo. Capace di risolvere intere partite con una giocata, ma anche di non indovinare una giocata in tutta la partita. Anche a Torino, Marko Pjaca sta dimostrando i propri pregi – un talento fuori dal comune – e i...

Silvio Luciani

Talentuoso ma discontinuo. Capace di risolvere intere partite con una giocata, ma anche di non indovinare una giocata in tutta la partita. Anche a Torino, Marko Pjaca sta dimostrando i propri pregi - un talento fuori dal comune - e i propri limiti - infortuni e discontinuità. Juric, alla vigilia del match contro il Bologna, lo aveva definito “sfortunato” (perché “Nei momenti di forma migliore è stato fermato da problemi fisici“) ma proprio al Dall’Ara ha dimostrato di non fidarsi della condizione di forma del croato, lasciandolo in panchina per tutti i 90’.  Eppure Juric avrebbe avuto bisogno del miglior Pjaca, per garantire alla squadra più fantasia sulla trequarti ora che il posto di Praet è libero. Da un lato l’allenatore granata ha deciso di non sacrificare Brekalo facendolo giocare sul centrodestra, dall’altro il mancato ingresso a partita in corso certifica una bocciatura pesante per un giocatore che potrebbe e dovrebbe fare la differenza.

LA MIGLIOR FORMA - Proprio il fatto che Juric preferisca adattare un mediano come Pobega sulla trequarti non depone certo a favore del croato, che non effettua assist o gol in Serie A dalla partita del 2 dicembre contro l'Empoli. Sono passati tre mesi da allora, tre mesi nei quali Pjaca non ha certo brillato, ostacolato anche dalla positività al Covid confermata da Juric in conferenza e da alcuni fastidi al ginocchio operato che ogni tanto gli impediscono di allenarsi perfettamente in settimana. Tuttavia non ha avuto problemi fisici evidenti nelle ultime settimane e l'esclusione di Bologna è una scelta tecnica. In questi mesi l'unico vero lampo è stata la volée di destro contro il Cagliari sventata dal portiere Cragno per una super parata. Per il resto il miglior Pjaca non si è più visto, a Bologna la scelta di Juric non lo ha aiutato sebbene il Torino avrebbe molto bisogno di lui, considerate le difficoltà a trovare le intuizioni giuste sulla trequarti. Ora Marko ha davanti a sè undici partite per ritrovarsi e ritrovare la miglior forma, in modo da confermare quanto di buono si è detto di lui nel girone di andata. Sullo sfondo c'è sempre il diritto di riscatto da esercitare nei confronti della Juventus: 6 milioni di euro da versare entro il 30 giugno.

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