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Inutile dire che queste sono le partire da vincere per cercare di andare in Europa. Il Toro contro la Spal ha fatto tutto bene ma solo per i primi trenta minuti del primo tempo, dove ha fatto e condotto la partita brillantemente. Poi, come la pioggia battente erode le rocce minuto dopo minuto, così i granata si sono sbriciolati piano piano, secondo dopo secondo, sotto la continuità degli spallni nei continui attacchi. In vantaggio di due gol dopo soli dieci minuti i ragazzi di Mihajlovic si sono fatti riprendere da polli buttando di fatto una vittoria che avrebbe dato slancio verso la classifica europea.
Se in settimana, come ha dichiarato l' allenatore granata, è stato spiegato ai calciatori di cercare di evitare falli vicino all' area perché un certo Viviani ha il tiro bollente sulle punizioni, questa sconfitta di certo non può essere annoverata in colpe di Mihajlovic, semmai su chi va in campo. Sul primo gol se è vero che N' Koulou e Lyanco fanno il fallo da cui scaturirà il gol su punizione di Viviani, è altrettanto vero che l'errore lo fa Baselli regalando palla agli avversari e costringendo poi la coppia di difensori granata ad atterrare l'avversario. Discorso diverso sul secondo gol dove l'arbitro non aveva dato il fallo da rigore poi richiamato dal Var. De Silvestri si ferma sull'avversario ma il suo impeto lo slancia troppo travolgendo l'attaccante ferrarese. Due errori che sono costati la vittoria. Ma questo pareggio che è deludente non è di certo solo figlio delle due punizioni. Niang ha giocato bene solo 15 minuti e in quei momenti sembrava di aver ritrovato un bel giocatore; invece piano piano si è eclissato andando fuori giri e fuori dal gioco granata così com'è successo a Valdifiori, troppo lento a verticalizzare e impreciso nei troppi palloni regalati al centrocampo della Spal. Poi Belotti (ahimè) è stato inconsistente per quasi tutta la partita, due sole occasioni, una su un bel tiro a giro nel primo tempo e poi un colpo nei minuti di recupero che ha fatto gridare al gol con la sfera salvata sulla linea di porta, per l' 80% la palla aveva oltrepassato la linea (grande sfortuna). Troppo poco per un attaccante che contro la Roma aveva dato segnali di risveglio, soprattutto perché il ragazzo che ha voglia di dare molto in campo non riesce a trovare sia la posizione, spesso si defila a sinistra piuttosto che a destra, che la grinta per vincere i contrasti, spesso anche lento nel recuperare palle vaganti che gli passano vicino. Spiace davvero vederlo così, ma oggi Belotti è questo. Quindi se il Toro dopo 30 minuti del primo tempo gli vengono a mancare tre giocatori del genere è inevitabile che il crollo possa arrivare. Senza contare che anche Baselli nel secondo tempo ha sbagliato davvero molto. La prestazione di oggi è la dimostrazione che questo Toro non è maturo per l'Europa.
Più di un volta in questo campionato, i granata hanno sprecato l'impossibile e a tanto spreco non si può sempre puntare il dito verso l'allenatore. Sicuramente Mihajlovic ha le sue colpe, ma chi va in campo e sbaglia o sta a guardare troppo gli avversari non è di certo esente da colpe; anzi ne ha maggiori. Bravo invece Berenguer che appena entrato ha avuto spunti sia in difesa che in fase offensiva interessanti. Oggi come oggi merita di più il posto sulla fascia sinistra rispetto a Niang. Ottimo come sempre Falque capocannoniere granata con 7 reti. Uno spreco assurdo questo pareggio contro una squadra, la Spal, nettamente inferiore al Toro. Ma quando ci metti cuore e grinta per 90 minuti allora puoi raggiungere qualsiasi obiettivo e questo i ferraresi lo hanno fatto, complimenti a loro. Granata, per vincere ci vogliono grinta e cuore per tutto il tempo di gioco, non basta segnare due gol in soli 10 minuti per poi deconcentrarsi, perché altrimenti si rischia di gettare al vento tutta una stagione, sebbene si abbiano tutte le qualità tecniche superiori a Atalanta, Bologna, Sampdoria, Fiorentina, Milan, Udinese. Davvero un peccato!
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