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Toro, pagelloni di fine anno: Juric appena sufficiente, serve un salto di qualità

Il tecnico è stato in grado di risollevare la stagione dei granata: dalle difficoltà iniziali a mettere le basi per la corsa all'Europa

Si conclude il 2023 del Torino di Ivan Juric. La prima parte di stagione si può dividere in due grandi fasi: dalla prima alla decima giornata media punti di 1,20 e poi dalla decima alla diciottesima 1,67. I granata hanno trovato dalla vittoria a Lecce una svolta nel proprio campionato, non completando, comunque, totalmente il salto di qualità, che è atteso nel girone di ritorno a compimento e conclusione del triennio di Juric all'ombra della Mole.

Toro da un inizio di basso livello alla svolta di Lecce

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Il campionato del Torino di Juric si può dire sino ad ora appena sufficiente. Fino alla vittoria in Salento (alla decima) il Toro aveva vinto solo due gare: una con il Genoa, grazie ad una vittoria propiziata da una super giocata da Radonjic, e un'altra a Salerno, contro i campani che si trovavano in una situazione di classifica molto complicata. Il successo a Lecce è stato, a posteriori, determinante: nella gara precedente il Toro aveva perso il suo difensore migliore (Schuurs) e una prova gagliarda, condita dalla rete di Buongiorno, regalò tre punti importanti, che diedero morale e autostima ad un'ambiente in crisi. Da lì in poi, Juric riprese in mano la situazione e raccolse una serie di buoni risultati: il culmine è stata la vittoria con l'Atalanta.

Il Toro ha bisogno di un salto di qualità

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Il Torino ha bisogno di un salto di qualità. Inutile girarci intorno, ma ai granata manca sempre quel qualcosa per essere una squadra compiuta, capace di giocarsi le coppe e di non tradire nelle occasioni decisive. Juric ha ridato al Torino un'identità forte e chiara: i granata non hanno paura di nessuno e mettono in difficoltà chiunque. Il Toro ha una stabilità difensiva invidiabile e non sbaglia quasi mai l'approccio alla gara (16 primi tempi senza subire reti, nessuno ha fatto meglio in A). Ma continuano a permanere problemi evidenti perché il Torino sarebbe quinto se le partite finissero dopo la prima frazione di gioco: i cali nei finali hanno fatto perdere diversi punti. Inoltre, la vittoria in trasferta manca proprio dal match della svolta in Salento. La squadra di Juric ha un'enorme difficoltà nel creare occasioni da gol limpide, pur con percentuali di possesso palla elevate, e ha il penultimo attacco del campionato. Serve un salto di qualità urgente: il Bologna e la Fiorentina sono riusciti ad averlo. E, a fine anno, ci sarà il nodo rinnovo da sciogliere.


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