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gazzanet
"Il Torino ha perso il confronto diretto con la Juventus nel 192esimo derby della Mole, con il punteggio di 1-3: un risultato che può non rispecchiare esattamente i valori in campo che si sono visti allo stadio Grande Torino, e che penalizza i granata, che negli ultimi 10 minuti (7 più recupero) hanno perso la bussola, a causa soprattutto del gol fulmineo del 2-1 firmato Gonzalo Higuain. Nell'analisi della partita è giusto dividere la storia dell'incontro in due parti: prima e dopo il minuto 82.
"Il Toro ha mantenuto la promessa della vigilia, per cui la squadra se la sarebbe giocata con un atteggiamento propositivo e colmo di vis pugnandi: i granata hanno anche trovato il vantaggio con il solito Belotti, autore dell'ennesima partita su livelli alti. L'agonismo dimostrato dagli uomini di Mihajlovic è stato una nota positiva, con molta corsa e buona iniziativa: ci sono stati - come normale che sia, soprattutto contro i pentacampioni d'Italia - anche dei momenti di flessione da parte della squadra granata, ma nel secondo tempo il Toro ha dimostrato di saper superare quei momenti, andando vicino al gol con Ljajic, rendendosi pericoloso con Benassi (che ha trovato un muro bianconero prima della porta). Questi fattori emersi dal campo sono da valorizzare: qualcosa da cui ripartire in vista dei prossimi, difficili impegni.
"Ma quegli ultimi minuti di buio sono senza dubbio qualcosa che ha rovinato un'intera prestazione. Quel che è successo a partire dai tre cambi di Mihajlovic (tutti contemporanei e tutti al minuto 83) va analizzato: in primis va capito se tra le sostituzioni e l'esito finale ci sia stato un rapporto di causa-effetto. Poi va chiarito all'interno dello spogliatoio se in quel finale di gara si sarebbe potuto fare qualcosa in più a livello di attenzione. Certamente uno come Higuain è troppo forte per molti, forse per tutti, e quando gli avversari si permettono di fare entrare a gara in corsa Dybala e Pjanic, c'è poco da fare. Ma gli ultimi sette minuti non sono stati all'altezza dei precedenti. E lo spogliatoio si deve chiedere perché, per fare un altro salto di qualità, avendo l'abilità fondamentale di imparare dai propri errori, una volta che la delusione per l'ennesimo derby finito amaramente sarà sbollita. Il Toro ha mantenuto la promessa di giocarsi il derby con voglia, intensità e spirito propositivo; ma la differenza tra una squadra pronta per vincere e una in divenire, l'hanno fatta quei minuti finali.
"Gianluca Sartori
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