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Dopo un ‘bel’ riposo di due settimane il Toro torna in campo con l’intenzione di riprendersi quella vittoria che manca ormai da tempo. Le ferite della doppia sconfitta Juventus- Inter sono se non del tutto rimarginate son state almeno disinfettate per bene e per questo Toro ferito anche dalla sfortuna ( le prestazioni la squadra le ha fatte bene seppur perdendo) è tempo di andare a prendersi rivincite proprio contro la dea bendata. Lo scorso anno fu un successo importante per gli uomini di Ventura ma oggi l’Atalanta appare squadra diversa rispetto allo scorso campionato, questo grazie al lavoro di Edy Reja che ne ha fatto una squadra combattiva seppur giovane. Ha inventato un centrocampo del tutto nuovo inserendo al centro della regia De Roon mentre Cigarini lo ha spostato a destra con a sinistra il giovane Grassi ( di cui tutti parlano un gran bene).
Se è vero che mancherà Pinilla , un bomber che fa sempre male , è altrettanto certo che il trio offensivo formato da Moralez, Denis e Gomez è molto pericoloso, soprattutto grazie alla velocità e alle fiondate dei due esterni.
Una partita che il Toro di Ventura dovrà cercare di far sua sin dai primi minuti lasciando poco spazio all’impostazione di gioco avversaria. Aspettare troppo i bergamaschi e concedere loro troppo campo potrebbe essere molto rischioso.
Il Toro giocherà con due ex bergamaschi come Baselli e Zappacosta che cercheranno di farsi rimpiangere e se esprimeranno il loro valore sicuramente sarà l’Atalamta ha piangere. Una domenica che dovrebbe vedere l’attacco granata formato da Belotti e Quagliarella , un binomio che da un momento all’altro potrebbe esplodere , chi sa far gol e li ha sempre fatti può concedere in campionato qualche giornata di pausa o di annebbiamento ma il valore rimane così come il fiuto del gol.
Recuperati Peres e Jansson dai vari acciacchi e Bovo dalla squalifica l’allenatore granata in difesa opterà sicuramente per il trio più affidabile capitanato da Glik con ai suoi fianchi Moretti e Bovo.
La novità granata a centrocampo dovrebbe essere il rientro di Gazzi dal primo minuto. Il “rosso” granata è un vero scudo davanti alla difesa e lo scorso anno il Toro fortifico il suo reparto arretrato grazie anche alle prestazioni di Alessandro.
Adesso palla al centro è massima concentrazione perché è vietato sbagliare.
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