Dopo le tre reti rifilate all'andata dal Toro al Bromapojakarna i granata ne hanno aggiunte ieri sera altre quattro donando ai tifosi un bel 7 bello complessivo. Non c'è stata storia ieri all'Olimpico di Torino contro gli svedesi. Troppo debole l'avversario con una differenza tecnica e tattica ancor più evidente che a Stoccolma.
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Toro: Quaterna Europea
L'aspetto più importante dell'incontro per il Toro è stato alla fine la volontà di trovare i giusti meccanismi che mister Ventura vuole vedere in campo. Un obiettivo raggiunto al di là della forza dell'avversario. I granata hanno macinato gioco cercando scambi interessanti e sovrapposizioni sulle fasce con Molinaro ( uno dei più attivi) e Nocerino a sinistra e a destra con l'accoppiata Darmian- Benassi.
L'accoppiata d'attacco iniziale Larrondo e Barreto ha fatto molto movimento con il brasiliano più in palla, nel primo gol c'è il suo zampino, mentre l'argentino ha fatto due buone aperture assist per i compagni ma è stato poco incisivo in area di rigore .Comunque per i due si è vista buona intesa negli scambi stretti , i gol arriveranno anche per loro. Chi non ha dovuto aspettare per gonfiare la rete son stati i due attaccanti che sono subentrati ai pari ruolo, ovvero Quagliarella e Martinez. Se il Fabio granata al di là del rigore è sembrato ancora fuori condizione, ma sulla giusta via, il venezuelano è invece entrato subito in partita impressionando per la sua vivacità e velocità, sempre frizzante pronto a partire in contropiede e a sfruttare ogni errore degli svedesi. Il gol con un inzuccata precisa di testa, su servizio di Molinaro, ha fatto capire quanto questo giocatore abbia anche la capacità di farsi trovare pronto al posto e nel momento giusto.
Darmian alla prima stagionale in granata è sembrato ancora più forte di quello che avevamo lasciato sul finale di stagione .Sotto i riflettori la prova di Perez che ha svolto il compito in cabina di regia senza strafare ma assolvendo il compito di smistare i palloni quando ne aveva la possibilità visto che molte azioni partivano direttamente dai centrali granata Moretti e Bovo verso le fasce scavalcando di fatto lo spagnolo.
La partita alla fine è stata ancora un ottimo banco di prova per oliare ancor più i meccanismi di gioco in uno stadio completamente granata. Un tutt'uno tra squadra e tifosi che sarà la vera forza di questo Toro.
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