Nella mattinata di mercoledì 13 luglio c’è stato il primo allenamento sul suolo austriaco per Nemanja Radonjic, che si è unito al gruppo con qualche giorno di ritardo. Il neoacquisto granata ha dovuto risolvere dei problemi burocratici legati al suo trasferimento in Italia, ma ora è pienamente a disposizione di Ivan Juric che lo tratta subito con grande attenzione. Il tecnico, consapevole del fatto che alcuni limiti caratteriali hanno frenato l’ala serba nel corso della sua carriera, fin da subito lo stimola, lo pungola, lo applaude e lo incita al fine di non permettergli di abbassare l’intensità e la concentrazione in allenamento.
IL TEMA
Toro, Radonjic arriva a Bad Leonfelden. E Juric lo “affida” subito a Bremer
Torino, Radonjic arriva in Austria: subito sotto torchio in allenamento
Il serbo tende a prendersi delle pause che a Juric proprio non piacciono, visto che è in allenamento che si allena la capacità di mantenere la concentrazione alta. E allora il tecnico croato tratta il serbo con grande attenzione. A tratti lo ha redarguito (“Non è accettabile questa poca intensità”), a tratti lo ha incitato (“Bravo Nema, sei una bestia”). E poi non manca un pungolo di tanto in tanto. Nell’esercitazione sugli uno contro uno che ha caratterizzato la mattina di oggi, Juric ha messo Radonjic in coppia con Bremer, il più forte difensore della scorsa Serie A, per costringerlo subito a tirare fuori il meglio. A un certo punto Nemanja, stanco, si è seduto per terra e Juric lo ha stuzzicato: “Bravo Nema, ti vedo sereno, come uno che gioca due partite all’anno”. Il bastone e la carota non mancano: Juric è pronto a fare di tutto per tirare fuori da Radonjic tutta la qualità che ha nelle corde.
© RIPRODUZIONE RISERVATA