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GENOA, ITALY - NOVEMBER 04: Marco Giampaolo head coach of Torino FC before the Serie A match between Genoa CFC and Torino FC at Stadio Luigi Ferraris on November 4, 2020 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)
"Un mese dopo, stessi problemi irrisolti. Il Torino continua a fare i conti con le lacune lasciate dall'ultima finestra di calciomercato. Da più parti, in estate, si era sottolineato che c'erano soprattutto tre problemi da risolvere: il regista, il trequartista e la seconda punta. E' ancora troppo presto per trarre conclusioni definitive, ma una prima considerazione su come stiano andando le cose in casa Torino pare lecito farla.
RINCON E BONAZZOLI - Regista, trequartista e seconda punta: questi, come detto, i tre ruoli in cui il Torino sembrava più deficitario in avvicinamento a questa stagione. Di queste tre caselle però soltanto una è stata riempita entro il 5 ottobre: quella della seconda punta. L'arrivo di Bonazzoli però, statistiche alla mano, non ha ancora dato i risultati sperati e l'ex Sampdoria deve ancora dimostrare di poter essere la spalla giusta per Belotti. Tanto che in quel ruolo, da metà ottobre ad oggi, è stato lanciato Simone Verdi, ma con risultati certo non del tutto convincenti. Che dire poi del regista. La strategia della società, in questo senso, è cambiata in corso d'opera: in un primo momento il metronomo di centrocampo era stato messo in cima alla lista degli acquisti da fare, poi si è deciso che dal mercato non sarebbe servito nessuno in quel ruolo perché Rincon sarebbe stato in grado di ricoprirlo senza problemi. Più di un mese dopo però le difficoltà ci sono ancora, con El General che per caratteristiche tecnico-tattiche sta faticando parecchio ad indossare i panni del metodista davanti alla difesa così fondamentale per il gioco di Giampaolo.
"LUKIC - L'unica eccezione sin qui è quella rappresentata da Sasa Lukic. In questo caso, è doveroso ammetterlo, la scelta della società di non insistere sul mercato con un trequartista di ruolo - questione Ramirez inclusa - si è rivelata lungimirante. Il nazionale serbo infatti, guidato da Giampaolo, è cresciuto a vista d'occhio fino a diventare un giocatore utile alla causa e decisivo in zona gol. Il suo personal score parla di 3 gol e 1 assist nelle prime 7 partite di Serie A: numeri che mai Lukic era riuscito a registrare al Torino, nemmeno in un'intera stagione. È dunque lui l'unico giocatore "fatto in casa" che è riuscito a rispondere positivamente alle idee di Giampaolo: una buona notizia per il tecnico, che però deve ancora trovare la quadratura del cerchio in altre, importanti zone del campo.
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