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"Nell'immediato post-Parma ci eravamo posti una semplice domanda: il Toro, alla luce dell'assenza del giocatore nella disfatta con i ducali, deve considerarsi davvero Meite-dipendente? Ci eravamo risposti che no, non esistono attenuanti per quella sconfitta: sicuramente il centrocampista è un valore importante nello scacchiere granata e la sua assenza si è sentita, ma il Toro ha la forza (sulla carta) per sopperire alle caratteristiche dell'ex Monaco, che dalla sua - pur risultando spesso dominante - deve ancora crescere per diventare una garanzia a tutto tondo.
"Ad ogni modo, che Meite sia importante in una mediana "contata" come quella granata è fuori da ogni dubbio. A Cagliari il ragazzo tornerà al suo posto a centrocampo e ci si aspetta una prova importante dal calciatore, che finora è stato tra i più continui per rendimento, come dimostrano le statistiche più volte sciorinate su queste colonne. Numeri, quelli, che di fatto pongono Meite come uno dei top player di questa squadra.
"In un momento in cui la squadra è chiamata al riscatto, dunque, Meite ha l'occasione per aggiungere un ulteriore importante step alla sua crescita personale, prendendo per mano il centrocampo granata. Di fianco a lui, infatti, non ci sarà il leader carismatico Rincon (squalificato), ma il giovane Lukic - e sarà dunque compito di Meite guidare la mediana sia in fase di possesso che senza palla. Insomma, mai ritorno fu più gradito e atteso.
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