"Il 4-2-3-1 era stato pensato e messo in pratica quasi soltanto per lui: ora Adem Ljajic dovrà sapersi reinventare. Sicuramente le caratteristiche del serbo erano esaltate in maniera evidente pochi metri dietro la punta, ma adesso che la squadra sembra non poter sostenere questa struttura toccherà all'ex Inter fare un passo indietro e mettersi a disposizione del collettivo. Difficile, però, pensare che possa tornare esterno nel 4-3-3 di un anno fa; più probabile che gli si cucia addosso una posizione sempre da trequartista, affiancando ad una punta vera (Belotti o chi per lui) un esterno adattato (Iago Falque et similia).
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Toro e centrocampo a tre: ecco chi sorride e chi meno
"Con un posto in meno tra gli attaccanti, il primo sacrificato rischia davvero di essere M'Baye Niang: il franco-camerunense non ha ancora trovato la giusta condizione per incidere a Torino, e anche la pazienza di Mihajlovic, che sin qui l'ha sempre coccolato, sembra essere esaurita. Perciò dei magnifici 4 titolari, potrebbe dover essere lui a cedere il passo. Una mezza bocciatura, in attesa di una svolta che si fa ancora attendere.
"Infine, bisognerà studiare l'adattabilità di Tomas Rincon al centrocampo a tre. In Italia, tra Genoa e Juventus, il centrocampista venezuelano non si è ancora mai messo alla prova con questo schieramento. Da mezzala non potrà fornire l'apporto offensivo di un Baselli, ma sicuramente le sue capacità equilibratrici faranno sempre comodo. A condizione che anche lui sappia tornare alla forma migliore, il prima possibile.
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