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Toro-Roma, lavoro finito: domani rifinitura per entrambi

Federico Lanza
Nella landa di desolazione, delusione, disappunto e incertezza nella quale si sta trasformando l'ambiente Torino dove le ultime grigie prestazioni, resiste però un caposaldo. Effimero e inutile ai fini della classifica, ma utili per l'autostima e...

Nella landa di desolazione, delusione, disappunto e incertezza nella quale si sta trasformando l'ambiente Torino dove le ultime grigie prestazioni, resiste però un caposaldo. Effimero e inutile ai fini della classifica, ma utili per l'autostima e la consapevolezza nei propri mezzi: le partite iniziano tutte 0-0. Poi, come ha detto Gazzi nel dopogara di Livorno, il risultato sarà solo ed esclusivamente figlio della prestazione. E le prestazioni del Torino, in queste ultimo periodo, sono mancate. O meglio, prestazione a metà (come a Livorno) e poi il nulla. Contro la Roma non è impossibile. Primo, perchè non esistono partite impossibili. Se mai difficili, ma impossibili no. Secondo, perchè la Roma - come si è visto nelle ultime due gare - è meno lucida rispetto a 4/5 partite fa e, se pressata in un certo modo, come hanno fatto Udinese e Chievo, può faticare molto. Tant'è che i giallorossi, nelle ultime due gare, hanno prodotto un enorme sforzo collettivo prima di riuscire a segnare. Se ci sono riuscite queste due squadre, perchè non può farlo anche il Torino, a cui non ha nulla da invidiare? Sicuramente il calo fisico e mentale visto nelle ultime due trasferte e tutt'altro che rassenerante, soprattutto a fronte di una squadra, la Roma, che fa dell'attacco l'arma vincente. E pure la difesa, con solo un gol incassato in dieci partite. Perchè il Torino può dire la sua domenica sera? Perchè è arrivato il momento di mettere da parte le scuse, gli infortuni, l'incapacità di mantere il vantaggio, le questioni sul modulo, e scendere in campo, come si suol dire, con il coltello tra i denti. Il Torino non è quello visto a Napoli o a Livorno. Il Torino è quello che impone il proprio gioco, legittima i gol di vantaggio e non si siede a guardare, ma lotta fino alla fine. E' vero, i numerosi infortunati sono una più che valida attenuante, ma ad ogni partita non è possibile cercare sempre un capro espiatorio per i propri peccati sul campo. Il Toro deve migliorare, sia sul piano fisico, sia su quello mentale. Quello che serve è una mentalità più o meno vincente; basta non dilapidare il vantaggio e poi i tre punti a fine partita sono una diretta conseguenza. Contro la Roma, Ventura ritrova Basha e perde Vives - poco incisivo a Livorno -; un singolo giocatore non può certo fare la differenza, ma aiutare la squadra in questo momento nero sicuramente sì. Il lavoro in Sisport, per quel poco che è stato fatto da mercoledì ad oggi, è terminato. Anche la Roma, dopo la partita di ieri sera, avrà tempo domani solo per una breve rifinitura. La Roma le certezze le ha già, e va in cerca di conferme. Il Torino non ha certezze, e le va cercando contro la Roma. Del resto, anche Davide è riuscito a battere Golia, no?