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Toro scatenato in goleada: Catania ko!

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
L'Editoriale di Gino Strippoli / Quattro gol per tre punti importanti

Quando una squadra crea un numero spropositato di palle gol, centra ancora sullo zero a zero una traversa e un palo senza mai subire nulla, concretizzando attraverso il bel gioco anche quattro azioni in altrettanti gol difficilmente, potrebbe trovare qualcuno che riuscirebbe a obiettare sul merito della vittoria. Sin dai primi secondi si è capito quanto i ragazzi di mister Ventura avessero fame di vittoria. Una partita senza storia: o meglio, una storia questa gara l'ha avuta, ovvero la riscossa di una squadra che ha saputo reagire alla precedente scialba prova in quel di Cagliari.

Una vittoria che va ricercata anche nelle motivazioni che il tecnico ha saputo dare a Cerci e company e all'assetto di gioco legati ad uno spirito offensivo visto poche volte in questo campionato. Non per nulla è stata una partita pressoché perfetta tanto che sarebbe potuta finire anche col il doppio dei gol realizzati. Tutti molto bravi, con El Kaddouri palla al piede capace di buone accelerazioni ma soprattutto ottimo a interagire tra le linee inserendosi sempre al momento giusto sia per finalizzare a rete sia per fornire assist–gol. La linea d'attacco granata è stata imperiosa, anche se un po' sprecona ma a risultato già acquisito. Immobile e Cerci stanno sempre più imparando a memoria i giusti movimenti, con l'Alessio il “Magnifico” capace di essere devastante sulla fascia destra come nessuno riesce a essere in questo campionato. Immobile, invece, con la sua rete timbra il 5° gol stagionale eguagliando il proprio record relativo all'intera scorsa stagione. Non male per un attaccante giovanissimo che ancora deve giocare ancora le restanti 25 giornate di campionato. Sta dimostrando a Torino e nel Torino di essere un giocatore da Toro e fromboliere da doppia cifra. Nulla da dire: è un goleador.

Se a tutto ciò aggiungiamo un centrocampo con basi solide trovate grazie ad un Vives sempre attento, un Basha capace di essere cursore e incontrista e in Farnerud il centrocampista che sa far legna con mestiere ma anche attento a non scoprire mai la sua zona e capace di ribaltare le azioni di gioco, allora tutto diventa più facile.Qualcuno potrebbe obiettare che questa vittoria sia stata ottenuta contro il Catania, una squadra debolissima. In effetti i ragazzi di De Canio visti all'Olimpico son sembrati davvero di scarsa caratura, lontani anni luce rispetto allo scorso anno ma è altrettanto vero che questa è la stessa compagine che aveva battuto l'Udinese e ben aveva fatto contro il Napoli! Molto merito al Toro, ai ragazzi e a Ventura, più che demerito del Catania. La prova della retroguardia granata ne è l'esempio lampante: hanno annullato con massima attenzione Maxi Lopez, Castro, Keko, Barrientos e Leto. Il gol di quest'ultimo è nato da un tiro 'sporcato' dal piede di Vives che ha dato alla palla una traiettoria a palombella che ha messo fuori gioco l'incolpevole Padelli, che invece si è ben disimpegnato in ottime parete durante la gara, con uscire alte e basse sempre sicure e interventi salva-gol: al 63' respingendo un forte tiro in area di Maxi Lopez, al 71' su un tiro-cross che stava per insaccarsi beffardamente nel sette, al 76' volando sul sette a togliere una palla perfetta di Barrientos su punizione. Se Padelli ha fatto il suo dovere, la difesa ha trovato in Bovo un ragioniere-regista capace di verticalizzare e rilanciare le azioni tramutando velocemente la fase difensiva in fase offensiva, senza contare gli anticipi sugli avversari da 'vecchio libero'. In più questa linea difensiva ha in Moretti una sicurezza dall'inizio di campionato con in più l'arte di saper incornare a rete mentre i due terzini Darmian e D'Ambrosio son stati due stantuffi capaci di proporsi bene in avanti senza sbagliare mai nulla nella fase difensiva. Dimentico nulla? Si, il pubblico, la Maratona, ancora una volta capace di sostenere il Toro in gran coro.Se prima non bisognava deprimersi per la sconfitta a Cagliari così adesso non bisogna esaltarsi per questa vittoria, ma bisogna godersela fino in fondo con gusto riconoscendo ai ragazzi e a tutto il Toro la voglia di vincere e di dare soddisfazione al popolo granata.