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MILAN, ITALY - OCTOBER 26: Ivan Juric, Head Coach of Torino FC gives their side instrcutions during the Serie A match between AC Milan and Torino FC at Stadio Giuseppe Meazza on October 26, 2021 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Un copione già visto: contro la capolista il Toro gioca senza paura, non rischia quasi nulla ma torna a casa con zero punti. Il Milan passa nell’unica vera occasione, i granata fanno possesso ma non concretizzano. Ma Juric a fine partita è soddisfatto, ha capito che la sua squadra ha davvero imboccato la giusta strada. E non importa se a San Siro è arrivata la quinta sconfitta in dieci gare di campionato, perché il Toro ha una sua identità ed il progetto è solo agli inizi. “Dobbiamo fare bene e crescere, quest'anno, poi piano piano mettere mattoncini, fare un percorso che parte dal basso e arriva molto in alto” spiega a fine gara. E quando gli chiedono se Pobega sia già pronto per il Milan, Juric - pur con il sorriso sulle labbra - non nasconde le sue ambizioni: “Io lo vedo pronto per il Torino che può diventare una big e così lo teniamo noi”.
GARA DOMINATA - Sulla strada dei granata ieri c’era il Milan, capolista ed ancora imbattuto in campionato. Ma il Toro è sceso in campo senza alcun timore reverenziale ed anche a San Siro ha fatto la sua partita. “Loro hanno avuto solo l'occasione del gol, per il resto abbiamo dominato. È girata male. I ragazzi hanno dato tutto, sicuramente è stata la miglior partita fatta fino ad ora perché dentro ci abbiamo messo tutto: fisicità, attenzione, possesso palla, occasioni. Speriamo sia l’ultima volta che accade”. Il pizzico di fortuna in più invocato alla vigilia dal tecnico non è arrivato, così come non sono ancora arrivati i punti ("allucinante averne così pochi"), ma Juric può comunque consolarsi con un Toro che è sicuramente sulla strada giusta per invertire rotta rispetto al passato.
DA GRANDE SQUADRA - Addentrandosi maggiormente in questioni tecniche, il croato ha trovato nella prestazione di San Siro tutti gli elementi che cercava. La squadra, dal suo punto di vista, ha compiuto un ulteriore passo in avanti rispetto alle precedenti uscite contro avversari sulla carta decisamente superiori. Il Toro ha saputo dominare la partita proprio come voleva il suo allenatore, senza mai allentare la pressione sugli avversari per novanta minuti: "Abbiamo giocato da grande squadra. Questa è la mia idea di possesso, di gioco, di intensità. Non ci sono mai stati cali, a Napoli invece abbiamo avuto delle occasioni ma abbiamo pure sofferto. Oggi invece siamo stati nettamente superiori rispetto a quella partita". Quelli che mancano, ora, sono però i risultati: prima della sosta le gare contro Sampdoria e Spezia non andranno assolutamente sbagliate.
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