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Toro sconfitto: più che l’Inter, ha potuto Irrati

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
L’editoriale di Gino Strippoli / Handanovic e la traversa salvano Mancini. Nerazzurri? Squadretta da poco

Chi si aspettava di vedere una grande Inter sicuramente si sarà ricreduto. I tanti nomi che ha in organico nel computo dei 90 minuti contro il Torino non sono riusciti a costruire tre passaggi di seguito, per di più l’Inter, ieri all’Olimpico, non ha tirato una sola volta in porta tant’è che Padelli a parte una bella uscita di pugno non ha dovuto mai sporcarsi i guantoni.

Eppure è riuscita a vincere con la grande partecipazione di Irrati, un fischietto che ha arbitrato a senso unico pro-nerazzurri. Non si possono contare i falli rimasti impuniti fatti dai giocatori dell’Inter due grossi come una casa: uno su Benassi sul fronte d’attacco granata e un altro su Belotti in piena area nerazzurra. Se proprio ci si vuol mettere c’è stata anche un azione dubbia su Maxi Lopez nei secondi 45 minuti.

Che dire poi dell’azione del gol di Kondogbia nata da un fallo inesistente di Glik con conseguente ammonizione. Certo, sul calcio da fermo la difesa dormicchia e si fa passare la sfera da destra a sinistra con eccessiva facilità, con Moretti e Molinaro che si fanno sorprendere ma, il "ma" ci sta eccome perché quella punizione è stata un regalo arbitrale.

Durante tutto l’incontro il Toro è quello che ha svolto una manovra corale da squadra ed in campo si è vista solo una squadra che si possa denominare tale ovvero il Toro. E’ dura pagare l’unico errore fatto in 96 minuti giocati con una sconfitta ma il Toro si ritrova a piangere lacrime che non hanno colpevoli tra i granata. L’impegno c’è stato, le occasioni sono state create e solo un super Handanovic , su Vives , Quagliarella, Maxi Lopez e Belotti e una traversa su Benassi hanno impedito al Toro di gonfiare la rete. Poi l’arbitro Irrati ci ha messo del suo negando a più riprese falli evidentissimi subiti dai granata.

Bene Gaston Silva alla sua prima da marcatore destro, ottima la regia di Vives così come la grinta e la qualità di Benassi e di Molinaro , meno brillante del solito Baselli ma comunque importante nel dare a Lopez una palla d’oro in area , imperioso capitan Glik anche se qualche piccolissima sbavatura se l’è permessa, ma capita ai migliori. Buono il rendimento di Peres che ha spaccato il centrocampo avversario con le sue accelerazioni.

L’Inter se presa in velocità in mezzo al campo va in confusione e ciò è capitato finché il brasiliano granata ha retto il campo . Ancora una partita sottotono di Quagliarella che ha sicuramente sulla coscienza un gol non realizzato davanti alla porta con seguente salvataggio di Handanovic prima sullo stesso centravanti e poi su Belotti. Il problema è che da li devi agganciare bene e segnare, non ci sono attenuanti. Il ragazzo Belotti? E’ sicuramente un moto perpetuo, si impegna ma ancora non decide nulla.

E’ giusto aspettarlo ma attualmente sembra lontano parente di quello che ha infiammato la Favorita e in Under 21. Oggi come oggi penso e ripeto che Maxi Lopez è il miglior attaccante che il Toro ha nel suo organico perché è completo in tutte le fasi: difensive quando rincorre i diretti marcatori, a centrocampo quando fa salire la squadra difendendo sempre il pallone, in avanti quando impegna sempre due avversari e solo un attento Handanovic gli ha impedito di esultare all’’80 dove ben servito da Baselli e contrastato da due avversari e riuscito a tirare con il numero uno nerazzurro bravo a trovare la deviazione in angolo.

L’Inter? Cinica e spietata ha saputo sfruttare l’unico errore granata ma si spera che una squadra così non possa vincere il campionato sarebbe un delitto al gioco del calcio.