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Eccoci al gran finale, anche per il Toro. Con il Napoli, questa sera, si chiude la stagione casalinga granata con attualmente 18 partite giocate e 6 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte , 24 gol fatti e 22 subiti. Diciamo subito che non è certamente un bell’excursus da regalare ai tifosi. La stagione è stata davvero troppo altalenante, soprattutto nello Stadio Olimpico Grande Torino; ma quello che è stato è stato, inutile adesso piangere su ciò che avrebbe potuto essere.
Errori ne hanno commessi un po’ tutti, dai giocatori allo staff tecnico alla società in fase di mercato invernale, ma bisogna anche poi guardare le note positive che sono sicuramente l’aver trovato un bomber di razza come Andrea Belotti, il ritorno di Immobile in funzione prossima stagione (se, come dovrebbe, sarà riscattato) e la conferma di Benassi. Poi molte incognite, che magari saranno presto realtà, come Zappacosta, Baselli ed Acquah. Vedremo fra qualche mese cosa succederà in chiave calciomercato.
Intanto questa sera si giocherà per l’ultima volta in questa stagione a Torino, e il Toro deve fare il Toro per vincere e accomiatarsi con i propri unici tifosi in maniera vittoriosa contro una grande squadra come quella partenopea, zeppa di campioni.
Sfida difficile ma non impossibile visto che a liberare la mente per i granata da eventuali pressioni c’è una ritrovata freschezza atletica messa in campo a Udine dalla quale è derivata una sonora vittoria e poi una classifica che non ha nulla da dire ma che può ancora essere migliorata e rendere meno deludente la stagione.
A dare ancora più credito alla vittoria dei ragazzi di Ventura è il mal di trasferta, che si è ripercosso per tutta la stagione degli azzurri e che ne ha compromesso la possibile vittoria dello scudetto. Infatti a fronte di non aver mai perso in casa il Napoli ha collezionato ben 6 sconfitte in trasferta e 4 pareggi, solo 8 le vittorie con 19 gol subiti. Importante ricordare le tre sconfitte consecutive di Udine, di San Siro e di Roma che hanno infranto definitivamente il sogno tricolore.
E’ chiaro che il Napoli non può permettersi di sbagliare contro il Torino, pena il secondo posto che potrebbe essere perso per strada a favore della Roma. Proprio la smania di cercare il risultato pieno a tutti i costi potrebbe agevolare i granata attraverso gli spazi che il Napoli spesso concede e qui potrebbe scattare nuovamente la molla del contropiede, o ripartenza come si voglia chiamare, pungendo come è stato fatto a Udine grazie alla velocità di Martinez e alla progressione e potenza di Belotti, senza contare lo sprint sulle fasce di Peres a sinistra e Zappacosta a destra (con la possibile variabile Molinaro)
Occhio al solito Higuain, che ha tanta voglia di raggiungere e battere il record di Nordhal. Ci dovrà pensare Glik insieme a Maksimovic e Moretti, o chi scenderà in campo al loro posto a formare il trio difensivo, a fermarlo. Tra l’altro per i primi due potrebbe esserci il commiato con i tifosi granata.
Torino-Napoli sarà anche un crocevia di calciomercato con i vari Maksimovic e Valdifiori, ma anche un sorta di gemellaggio tra l’allenatore Sarri e la storia del Toro visto che come fece l'anno scorso con l’Empoli il tecnico partenopeo è andato a Superga a ‘salutare’ gli Invincibili del Grande Torino. Quest’anno l’allenatore l’allenatore azzurro riceverà il 16 maggio il Premio Mestrelli. Per tutti questi fattori si preannuncia quindi una bella sfida, quella tra Toro e Napoli.
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