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"Tre partite, 7 punti e 7 gol fatti. Non è la perfezione, ma ci si avvicina molto. Sono questi alcuni dei numeri più significativi per un Torino che in questo inizio di campionato sta dando spettacolo e che, nonostante qualche difficoltà di troppo ad inizio partita, viaggia a ritmi che nulla hanno a che vedere con il blando avvio della scorsa stagione.
"7-0 IL CONFRONTO CON LO SCORSO ANNO - Spiccano in particolare i 7 gol realizzati in soli 270’ (che diventano 11 in appena 4 partite considerando anche la vittoria di metà agosto in Coppa Italia contro il Pescara), terzo miglior dato dell’intera Serie A; questo risalta a maggior ragione a confronto con dodici mesi fa, quando dopo 3 partite di campionato nella casella dei gol fatti campeggiava ancora un desolante zero. Quest’anno invece i ragazzi di Ventura sono partiti subito a mille e riescono a trovare la via della porta avversaria con continuità.
"I QUATTRO MOSCHETTIERI (PER ORA) - Le 7 reti messe a segno finora arrivano da ben quattro giocatori diversi (Acquah, tre volte Baselli, Moretti e due volte Quagliarella) e, aspetto importante, già tutti i reparti hanno contribuito alla fase realizzativa con 4 gol del centrocampo, due dell’attacco e uno della difesa. Chiaramente dal punto di vista realizzativo spicca per il momento la straordinaria continuità di Baselli e vero ‘crack’ di questo primo mese di stagione, ma la sensazione è che questa squadra possa contare in fase realizzativa su un ampio apporto. Quagliarella ha messo il timbro nelle prime due giornate, Moretti ha rimesso sui giusti binari la partita contro la Fiorentina e Acquah domenica ha riacciuffato l’Hellas non appena i veronesi avevano messo per la seconda volta la testa avanti. Insomma, show di Baselli a parte il Toro in queste prime uscite ha sempre trovato in caso di necessità gol provenienti da tutte le varie ‘aree’ del campo.
"L'IMPORTANZA DEL GOL 'DIFFUSO' - In attesa che Belotti e Maxi Lopez riescano a prendere la giusta confidenza con la porta avversaria e che capitan Glik torni presto ad essere il pericolo pubblico numero uno delle difese avversarie sui calci d’angolo è importante che questo trend di ‘gol diffusi’ continui. Nel calcio moderno infatti è quanto mai utile non aver solo uno o due finalizzatori ma unire a centravanti da 10-15 gol a stagione (quali sono Quagliarella, Maxi Lopez e Belotti) anche le reti di centrocampisti e difensori, che spesso possono fare la differenza. Lo scorso anno fu la Fiorentina ad estremizzare questo concetto, mandato in gol nel corso del campionato ben 21 giocatori diversi. Non è necessario avere un numero di marcatori per forza così elevato per fare bene, né mandare tanti giocatori diversi in gol garantisce la certezza del successo, ma certamente è qualcosa che può aiutare a sopperire a momenti di difficoltà degli attaccanti che in una stagione possono sempre capitare.
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