Era importante vincere e staccare quei tre punti che avrebbero consentito al Toro di aumentare il passo in classifica ed invece contro il Sassuolo ha incassato la terza sconfitta consecutiva ma soprattutto ha offerto una prova senza personalità sbagliando l'inimmaginabile, chi per paura e chi per scarso rendimento. Inaccettabile infatti è il rendimento in queste 12 giornate di colui che doveva essere il fiore all'occhiello della campagna acquisti estiva ovvero Sanchez Mino, un vero pesce fuor d'acqua , capace non solo di sbagliare il rigore che forse sarebbe stato decisivo ma anche di sprecare un contropiede e passaggi elementari a centrocampo. Ci si aspettava ben altro da questo argentino che pare senza carattere e senza grinta con in più una fragilità apparsa ancora più evidente nel momento del rigore telefonato a Consigli. La sua prestazione è stata davvero scoraggiante per gli amanti del calcio e non tanto per il rigore sbagliato ma per ciò che ha saputo dimostrare in campo cioè il nulla se non quello di mettere in difficoltà la squadra. Ad oggi chi ha fatto le scelte di mercato per acquistarlo ha la responsabilità di aver preso un giocatore non adatto al campionato italiano: il ragazzo è troppo lento di corsa e di testa e poi nel Boca Junior non giocava da esterno alto a sinistra?
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Toro senza personalità a tre punti dalla zona retrocessione
Di certo la sconfitta bruciante contro gli emiliani, ben disposti in campo da Di Francesco, amplia i molti dubbi che questo Toro ha suscitato nel suo percorso in questa stagione. Il Toro non sta crescendo ma sta regredendo tra paure e interrogativi tecnico tattici. La coperta del reparto di attaccanti granata è ormai corta all'inverosimile, con Barreto fuori squadra per scelta societaria, con Larrondo sempre infortunato e comunque dalle qualità adatte a categoria inferiore, con Martinez ancora acerbo ( ma lui doveva essere al massimo la terza , quarta punta di questa squadra) con Amauri che porta il peso dei suoi 34 anni e quindi ( secondo quanto dice mister Ventura) incapace di reggere il campo per più partire consecutive. Rimane il solo Quagliarella che ieri si è sbattuto solo contro tutti visto che in area avversaria era sempre solo anche quando le puntate di Peres, Darmian e El Kaddouri hanno creato i presupposti sulle fasce per lanci e cross che il centravanti granata ha cercato di sfruttare al massimo delle sue possibilità trovando un rigore e nel secondo tempo un Consigli in piena forma. Sicuramente con due punte in campo si sarebbe reso ancor più pericoloso ma soprattutto Quagliarella avrebbe avuto più spazi e libertà. E il gol latita ancora.
Già il gol , la rete che si gonfia sta diventando sempre più una chimera per i granata. E dire che anche quando si creano le occasioni favorevoli in ripartenze veloci i granata riescono sempre a sprecare quello che non si dovrebbe fare nemmeno in terza categoria. Inammissibile è la paura di prendersi la responsabilità di andare al tiro: lo hanno fatto Bruno Peres e Farnerud che soli davanti alla porta a pochi metri dal portiere al posto di tirare hanno cincischiato perdendo poi palla. Così non va! Mancanza di personalità senza dubbio nonostante i due siano stati tra i pochi a salvarsi da questa sconfitta. Darmian ha fatto un ottimo primo tempo poi nel secondo è scomparso. Gazzi ha retto la baracca a centrocampo come ha potuto, mentre la difesa , con il Sassuolo schierato dal primo all'ultimo minuto con tre punte, ha tenuto soffrendo non poco viste le occasioni capitate tra i piedi di Zaza e Berardi poi però Di Francesco ha saputo osare nel cercare la vittoria e spesso chi osa viene premiato e al posto di difendere il pareggio a fatto entrare due punte fresche al posto di Zaza e Sansone è il gol è arrivato con Floro Flores.
In conferenza stampa proprio l'allenatore del Sassuolo ha dichiarato di esser rimasto sorpreso dallo schieramento del Toro a una sola punta. Un atteggiamento granata che ha sicuramente invogliato gli emiliani a osare di più rischiando in contropiede ma che alla fine ha portato i suoi frutti. Alla fine i giocatori del Toro son stati respinti dalla Maratona sotto una bordata di fischi mentre ci son stati grandi applausi per l'ex Brighi uscito poco prima della partita.
Non c'è molto tempo per riflettere e pensare al mercato visto che giovedì questo Toro è atteso dalla partita difficile di Europa League contro il Brugge e tre giorni dopo dal derby. Ieri una vittoria poteva essere dal punto di vista psicologico un vero toccasana per affrontare questi due impegni ed invece .
Manca troppa qualità a questo Toro e a centrocampo e sicuramente chi doveva far fare il salto di qualità alla squadra , un certo Nocerino, non è mai pervenuto e siamo alla 12a di campionato. Ma quanto bisognerà aspettare per vederlo giocare come un normale giocatore di calcio? Stanno diventando troppi i giocatori da aspettare da Barreto ( adesso fuori gioco), a Nocerino, da Sanchez Mino a Martinez sino ad Amauri. Troppi! Son giocatori che sicuramente potevano far comodo in un organico già forte e preparato non in quello attuale. Gaston Silva ad esempio lo si può aspettare perché la retroguardia granata è forte ma gli altri reparti non lo sono di certo, tant'è che si sta facendo bruciare in un ruolo non suo anche un giovane promettente come Benassi.
C'è tempo per rimediare al mercato di gennaio? Difficile prevederlo visto che chi ha i giocatori importanti se li tiene mentre rimangono magari i giocatori scontenti come Zarate, Pazzini, Ilicic e Barreto ( quello del Palermo) per cercare di dare qualità all'organico granata. Inoltre potrebbe esserci la telenovela Giovinco ai margini bianconeri che pare essere sotto l'attenzione dello staff granata. Adesso la palla passa alla società granata.
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