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Toro, serata storta

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Che quella di Brescia fosse una serata storta lo si era capito sin dall’inizio, la traversa di Di Michele a portiere battuto è stato il primo segnale storto, il secondo segnale storto si è materializzato poco dopo ma era...
Redazione Toro News

Che quella di Brescia fosse una serata storta lo si era capito sin dall’inizio, la traversa di Di Michele a portiere battuto è stato il primo segnale storto, il secondo segnale storto si è materializzato poco dopo ma era iniziato giorni fa con la designazione di Rocchi che solitamente contro di noi interpreta il regolamento in maniera bizzarra (ricordate sicuramente il gol in fuorigioco di Trezeguet nel derby) e difatti il fischietto toscano ne ha fatta un’altra delle sue non espellendo il portiere bresciano che ha preso la palla fuori area.

Poi un movimento sbagliato in difesa ha permesso al Brescia di pareggiare il numero dei pali colpiti, la palla poi è capitata sul piede di Flachi che ha segnato.Rete che è stata un premio meritato per il giocatore migliore in campo, Flachi ha disputato un partita quasi perfetta fatta di assist e di giocate intelligenti che pochi giocatori hanno nel loro bagaglio tecnico.

Chiusa la doverosa parentesi per il giusto riconoscimento del valore di un avversario (se aspettava però una settimana noi si era più contenti) ritorniamo a parlare del Toro che come contro il Livorno ha accusato un po’ il gol preso. I granata nel primo tempo hanno faticato patendo l’inferiorità numerica nella zona mediana del campo soprattutto sugli esterni non riuscendo ad interrompere sul nascere le azioni lombarde.Infatti solo nella ripresa la squadra granata ha dato l’impressione di poter pareggiare sfoderando parte dell’enorme potenziale che ha e questo lo si è notato maggiormente dopo l’uscita di Flachi che poteva essere il segnale buono per poter puntare con decisione al pareggio perché la difesa poteva aiutare maggiormente il centrocampo essendo ormai liberata dai pericoli che il trequartista toscano poteva creargli.

Pochi minuti dopo però Belingheri metteva la ciliegina sulla torta al suo inizio di stagione veramente poco positivo, entrando in maniera sconsiderata su un difensore bresciano meritandosi l’espulsione che danneggiava ulteriormente il Toro, non tanto perché lo privasse di un elemento insostituibile (infatti era già pronto Coppola a bordo campo a sostituirlo) quanto perché lo costringeva alla inferiorità numerica.Rimanendo su Belingheri mi auguro che la sosta forzata per la squalifica lo aiuti a ritornare il giocatore che era stato ammirato nelle ultime stagioni ad Ascoli ed Albinoleffe perché così possa dare il suo contributo al raggiungimento dell’obiettivo, cosa che fino ad ora non era riuscito a fare in maniera convincente.

I granata comunque anche in dieci riuscivano a mettere alle corde il Brescia ma errori di mira e parate del portiere avversario non permettevano il raggiungimento del pareggio, che ci poteva stare anche se il Brescia vincendo non ha rubato niente.

Il popolo granata in questo momento non deve ricadere nella sua storica amplificazione delle emozioni e cioè esaltazione nei momenti positivi e depressione in quelli negativi; la squadra c’è, ha una sua identità di gioco ed è competitiva per la B in tutti i reparti.Ora il calendario ci offre tre partite abbordabili prima di andare ad affrontare la capolista Frosinone, basterà non sprecare come questa sera per riprenderci quello che è nelle nostre possibilità…il primo posto.